Sparano al micio e lo gettano nel fosso

L'associazione «Le Fusa»: caso non isolato, è allarme randagismo

Violenza sugli animali a Manzano, in Val di Gresta, dove un gatto di cinque mesi (nella foto) è stato preso a fucilate e poi gettato in un canale. «L'ho trovato lì - racconta scossa Ienia Vettori -. Lui e la madre sono due gatti quasi randagi, dei quali mi prendo cura. Porto loro da mangiare. Di solito stanno in un fienile. Da due giorni però non vedevo il cucciolo. Allora ho seguito la madre. E lei mi ha portato dal gattino. Gli hanno sparato con un Flobert. Ora non riesce a muoversi, ha un pallino nella colonna vertebrale. Su consiglio dell'associazione di Rovereto "Le Fusa" l'ho portato nello studio veterinario di Villa Lagarina del dottor Galvagni. Ora il micio è lì».
Se lunedì, dopo le lastre, lo specialista dovesse riscontrare la possibilità di curare il felino, il veterinario si è offerto, comunicano dall'associazione «Le Fusa» (gli stessi che co-gestiscono il gattile di Marco di Rovereto), di operare gratis. Altrimenti, il micio sarà soppresso.

Resta la tristezza e lo sgomento di Ilenia, che ha già annunciato che sporgerà denuncia a Carabinieri e Forestale. «Magari non servirà a niente, ma io denuncio lo stesso». La violenza gratuita sugli animali, i gatti in particolare, non è purtroppo una novità per il Trentino. E, stando a quanto comunicano dall'associazione «Le Fusa», non lo è per Mori in particolare, dove ci sarebbe una «situazione di randagismo felino imbarazzante. Più volte abbiamo contattato la scorsa amministrazione comunale perché prendesse provvedimenti, come per legge sono tenuti a fare. Ma senza successo. Riceviamo spesso segnalazioni di gatti randagi. A Mori paese sarebbe presenti più o meno stabilmente più colonie feline. Più volte ci è anche stata segnalata la presenza di scatoloni agli angoli delle strade con dentro anche una decina di cuccioli. Purtroppo il randagismo felino è meno avvertito come problema dalla gente, soprattutto in confronto con il randagismo canino. Ma i gatti sono animali indipendenti, non autosufficienti».

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