Commercio/ L'addio

Trento, se ne va un pezzo di storia: la pizzeria “Laste” chiusa per fine attività

Resta una piccola speranza perché i proprietari storici del locale non hanno ancora confermato direttamente la notizia. Ma al momento la scritta all'esterno non lascia margini di dubbio. Il ristorante era stato aperto nel 1974 grazie a Guido Rizzi, per tutti “il baffo”, scomparso poco più di due anni fa, e alla moglie Flora

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TRENTO. Se il centro storico di Trento sta assistendo (ormai da anni) alla "perdita" di negozi diventati nel tempo un simbolo della città, anche la zona della collina sta regalando brutte sorprese. Ne è un esempio tangibile l'improvvisa chiusura della pizzeria e ristorante Le Laste, che di punto in bianco ha affisso un cartello all'ingresso con una scritta inequivocabile: "Chiuso per fine attività".

Pochi dubbi dunque sul destino del locale, anche se la chiusura non è ancora stata confermata direttamente dai proprietari storici. Tuttavia, come detto, l'avviso lascia pochi margini di interpretazione ed una buona dose di amarezza: chi infatti, almeno una volta, non si è gustato un buon piatto o un'ottima pizza nel locale a pochi passi dal santuario e dal grande parco?

E non si tratta di una chiusura qualsiasi: il locale infatti era ormai un presidio fisso della zona dal 1974, quando Guido Rizzi detto "il Baffo" e la moglie Flora acquistarono la vecchia trattoria, dopo una trattativa serrata con le due anziane proprietarie.

Il locale andò sold out nel giro di poche settimane, grazie non solo alle proposte innovative di Rizzi - tra cui la pizza più gettonata di tutte, la "calabrese", nome nato proprio tra le mura della redazione l'Adige all'inizio degli anni Settanta - in cui spiccarono pizze gourmet con radicchio, funghi e speck, così come quelle senza glutine per clienti con intolleranze alimentari, ma anche per i trascorsi "da record" del Baffo.

Quest'ultimo infatti, nello stesso periodo, venne anche eletto miglior pizzaiolo del mondo: una cerimonia indimenticabile a Milano, luogo in cui Rizzi venne incoronato da Maria Teresa Bandera e Antonio Primiceri, presidente e fondatore dell'associazione pizzaioli, come il numero uno del proprio settore. Con buona pace di chi, come i pizzaioli napoletani, già pensava di potersi accomodare sul gradino più alto del podio. Un trentino sul tetto del mondo, una notizia che subito ha attirato i riflettori del settore e, chiaramente, ha richiamato una quantità ancora più alta di clienti.

Ma la storia della fama di Rizzi risale addirittura a qualche anno prima, precisamente al 1971 quando, assunto nel locale "la Stretta" del Duomo, l'uomo si dimostrò capace di sfornare oltre 95 mila pizze in poco più di un anno.

Un primato che gli valse anche un piccolo bonus (50 lire all'epoca) per ogni altra pizza sfornata, un record che di fatto permise al pizzaiolo di farsi un nome importante.

Tant'è che molti clienti, una volta aperto lo storico ristorante delle Laste, lo seguirono con piacere. Scomparso nel dicembre 2021, Rizzi aveva lasciato un'attività, quella delle Laste, non solo ben avviata ma soprattutto nota, riconosciuta per la qualità dei suoi prodotti. E che già negli anni passati, anche grazie allo sviluppo edilizio della zona, si era confermata come punto di riferimento.

La collina saluta così definitivamente la storica attività Le Laste, con la speranza che in futuro qualcun altro possa occupare quello spazio con la stessa passione.

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