Trento / Il caso

L'Itea vuole sfrattare la gattina randagia adottata dal condominio: inquilini sul piede di guerra a Ravina

Le hanno fatto una casetta nell’atrio: subito in azione due ispettori dell’Istituto. Che hanno minacciato: se la gatta non sparisce, vi decurtiamo dalla graduatoria

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di Nicola Maschio

TRENTO. E se vi dicessimo che una gatta è stata minacciata di sfratto? Tutto vero e la storia, per quanto incredibile, arriva da Ravina. Precisamente da via Filari Longhi, dove si trovano le case Itea.

La vicenda è questa: Bianchina è stata ormai adottata dalle otto famiglie che vivono nell'edificio al di fuori del quale, proprio accanto alla porta d'ingresso, è stata posizionata una cassettina per la micia. Una coperta, qualche panno per tenerla al caldo, una ciotola per i croccantini: insomma nulla di ingombrante, ma una semplice cuccia per l'animale in modo che, durante queste fredde giornate invernali, possa riscaldarsi e restare all'asciutto.

La notizia che ha letteralmente spiazzato gli abitanti del condominio è però arrivata lo scorso lunedì 11 dicembre. Al citofono dell'edificio infatti si sono presentati due ispettori di Itea che, come raccontato proprio dagli inquilini, hanno intimato a questi ultimi di spostare la cassetta per Bianchina.

Sbalorditi per la richiesta, i condòmini hanno preteso spiegazioni ma, hanno aggiunto, è stato detto loro che lì la cuccia non può restare. La presenza del gatto, hanno motivato gli ispettori, rischierebbe infatti di attirare altri animali come topi o piccioni, sporcando il piccolo atrio.

Un vero e proprio sfratto per la gatta, che ormai da quattro anni vive nei pressi del condominio e che, hanno spiegato gli inquilini, è di fatto l'ultima rimasta di un gruppo più ampio. I suoi fratelli e sorelle infatti si sono dispersi e alcuni purtroppo non ce l'hanno fatta (qualcuno di loro è stato anche investito).

«Siamo rimasti senza parole: con tutti i problemi che ha Itea nei suoi appartamenti, viene sollevata una questione simile per una gattina che tra l'altro è ben voluta da tutti noi - ha spiegato Roberto Rombolà, uno degli abitanti del condominio che, oltre ad aver allestito la cassetta per Bianchina, si è confrontato pochi giorni fa proprio con gli ispettori della società. - Purtroppo nessuno di noi può tenerla in casa, perché abbiamo tutti altri gatti o cani.

Ma questa micia non disturba nessuno e non abbiamo intenzione di lasciarla al freddo. Inoltre, è stata vaccinata e curata dal Comune di Trento in passato, quindi non c'è veramente alcun tipo di pericolo. Immaginiamo che gli ispettori siano venuti a controllare dopo aver ricevuto una segnalazione, ma il nostro messaggio è chiaro e chiediamo l'aiuto di tutti: fermiamo lo sfratto di Bianchina!»

Ma non è finita qui, perché la questione potrebbe complicarsi ulteriormente. Stando infatti al racconto degli inquilini, Itea ha assicurato che, nel caso in cui la cassetta e la gatta non venissero spostate entro breve tempo, le famiglie subirebbero una riduzione del punteggio a loro assegnato (quello che di fatto permette di restare all'interno degli appartamenti Itea). Difficile che il totale arrivi a zero per una simile questione, ma sicuramente questo è un risvolto con il quale tutte le famiglie - che sulla difesa di Bianchina si sono dette compatte - dovranno fare i conti.

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