Mobilità / Bicicletta

Ciclabile Centochiavi-Ponte Alto: per l'apertura è questione di poche settimane

Sono in corso di ultimazione i lavori per il nuovo tratto di circa 5 km da Trento nord a Ponte Alto, prima parte del collegamento con la Valsugana che però resta interrotto a causa della temporanea indisponibilità della vecchia strada dei Crozi (tempi incerti in vista del cantiere stradale nel tunnel)

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di Zenone Sovilla

TRENTO. Questione di settimane e il tratto cittadino della ciclabile Trento-Valsugana sarà percorribile.

Si potrà pedalare, dunque, da Centochiavi (in area Solteri, zona nord) fino a Ponte Alto, per lo più lungo la ciclopista protetta realizzata accanto alla ex statale 47, sempre sulla destra viaggiando in direzione Pergine.

Secondo informazioni raccolte dall'Adige, questo tratto di circa cinque chilometri verrà aperto ai ciclisti entro la fine di agosto o al massimo ai primi di settembre.

In questi giorni su gran parte del segmento ciclabile sono state completate l'asfaltatura e la posa della segnaletica verticale e orizzontale. Restano da completare alcuni passaggi, come l'attraversamento dello svincolo di Martignano, dove la nuova pista interseca la ex statale 47.

Da ultimare anche l'intersezione con l'incrocio di via Bassano (al semaforo su via Muralta e via alle Coste), dove comunque l'intervento è ormai a uno stato assai avanzato.

Centochiavi-Ponte Alto: ciclabile pronta per inizio settembre

Sono in corso di ultimazione i lavori per il nuovo tratto ciclabile di circa 5 km da Trento nord a Ponte Alto, prima parte del collegamento con la Valsugana (che sarà completato appena disponibile la vecchia strada dei Crozi). Il percorso, che dopo la risalita dai Solteri corre accanto alla ex statale 47, dovrebbe essere aperto entro fine agosto-inizio settembre [foto Zenone Sovilla]

Pronto anche il bypass della vicina galleria delle Laste, che viene superata deviando i ciclisti su via degli Olivi, per poi riportarli nella corsia protetta poco prima della rotatoria di San Donà.

Da qui un tratto rettilineo conduce fino alla rotatoria di Ponte Alto, attraversando questa volta all'interno, il tunnel sotto Villa Madruzzo.

Una volta giunti a Ponte Alto i pedalatori, compresi i numerosi cicloturisti che in questi giorni estivi affollano il Trentino, non potranno però proseguire direttamente verso la Valsugana.

Qui, infatti, ci sarà un temporaneo "buco nero" del collegamento Trento-Pergine: non si potrà aprire ai ciclisti la vecchia strada dei Crozi perché servirà come bretella di appoggio per le automobili, durante l'imminente cantiere di manutenzione della lunga galleria che sbuca a Civezzano. Un intervento la cui durata non è al momento del tutto prevedibile.

Per questo cantiere da 17 milioni di euro, la Provincia ha confermato i tempi di realizzazione previsti: 900 giorni naturali e consecutivi.

Il cantiere implica, come fu durante la lunga ristrutturazione del viadotto dei Crozi, l'utilizzo per una corsia automobilistica della vecchia strada, dove una volta concluso l'intervento passerà il nuovo percorso per le biciclette.

Gli uffici provinciali stanno esaminando la questione del conflitto tra la nuova ciclabile e questi lavori: si cerca di individuare una soluzione in grado di minimizzare il ritardo per la pista destinata alle bici. Ma per ora non è chiaro se l'attesa sarà di molti mesi o di anni (dati i 900 giorni di cui sopra, si potrebbe arrivare addirittura al 2026).

Sul versante Valsugana, intanto, si procede nel segmento nell'area di Slacche, sulla destra orografica del torrente Fersina, che in sostanza arriverà fino a Ponte Regio e da qui proseguirà verso le parti già completate a Fornaci e San Cristoforo, per collegarsi al lago di Caldonazzo.

Sarà disponibile a breve (potrebbe essere questione di alcuni mesi) anche il tratto immediatamente seguente all'uscita in Valsugana della strada dei Crozi, fino a congiungersi al sedime in corso di realizzazione a Slacche, da un lato, e al soprastante paese di Civezzano, dall'altro.

Nell'attesa, dopo questo ulteriore rinvio di un prezioso collegamento richiesto e progettato da decenni, per i ciclisti che da Trento nord arrivano a Ponte Alto sarà possibile andare in Valsugana risalendo verso Cognola per imboccare la panoramica strada dei Forti che scende a Civezzano.

L'accesso verso Villa Madruzzo è ora reso più sicuro dai recenti lavori di allargamento e costruzione di un marciapiede.

Sul lato opposto potranno, invece, affrontare la breve ascesa che porta alla collina di Povo.

Per chi arriva dalla Valsugana, oltre a questa opzione, resterà la possibilità di scendere più rapidamente fino a Cognola e di girare a destra verso via delle Laste (alla curva della pizzera Quattro Stagioni), per poi ritrovare la nuova ciclabile in via degli Olivi, nei pressi del santuario.

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