Città / Il caso

Ianeselli «sceriffo» delle ordinanze? «Il primo a non essere contento sono io, aiutatemi a trovare luoghi alternativi per il ritrovo notturno»

Dopo la chiusura del bar alle Albere e la nuova restrizione a Santa Maria Maddalena, il primo cittadino cerca una soluzione per i giovani: «L'ex Trento Fiere? Il parco delle Albere vicino al fiume? Piazza Dante?»
DIVIETO Niente alcool e bevande fuori dai plateatici dei bar dopo le 22,30

TRENTO. Di certo ha il piglio decisionista, e Franco Ianeselli – oltre a istituire una povera “sindaca della notte” – non cambia atteggiamento: ordinanze a raffica e forze dell’ordine nelle strade. Ma visto che qualcuno, a sinistra, comincia apertamente a dargli dello «sceriffo», lui oggi ha voluto esporsi direttamente su Facebook, media sul quale non si risparmia. E passare alla modalità «troviamo una soluzione».

A Trento di notte è ancora tempo di movida. Per la gioia dei residenti...

L’estate è ufficialmente andata in archivio, almeno per il calendario, ma le abitudini dei giovani trentini non sembrano cambiate di molto. La movida, in particolare, continua con le stesse modalità e negli stessi luoghi di sempre. Per la felicità dei residenti…

Scrive Ianeselli: «A Trento si può fare tutto. Ridere, cantare, incontrare nuovi amici e divertirsi. Ma non alle 3 del mattino, non sotto la finestra di un'abitazione che potrebbe essere quella dei tuoi genitori o dei tuoi nonni. Non a caso la nuova ordinanza per la zona di Santa Maria Maddalena non chiude i locali, non impedisce di accomodarsi ai tavolini dei bar, ma vieta il consumo e la detenzione di bevande fuori dai plateatici dalle 22.30 alle 5 del mattino.

Ciò significa che chi vuol fare l'alba in gruppo e suonare la chitarra sotto le stelle deve spostarsi altrove, dove non disturba nessuno. Semplice no?

Allora, invece di difendere uno status quo che è indifendibile, troviamo luoghi alternativi per il ritrovo notturno».

E qui, il sindaco di Trento, fa pure delle ipotesi: «L'ex Trento Fiere? Il parco delle Albere vicino al fiume? Piazza Dante? Quali proposte potremmo costruire insieme per conciliare le esigenze di tutti? È il momento per essere costruttivi e propositivi, anche perché il primo a cui non fa piacere intervenire con le ordinanze sono io».

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