Troppe schifezze smaltite con la plastica Arrivano i sacchi blu con la «targa»

di Franco Gottardi

Aumenta il pressing contro i furbetti del rifiuto. Da giugno a oggi i quattro nuovi verificatori di Dolomiti Ambiente, operatori che in seguito a un corso di formazione sono abilitati a controllare e verbalizzare le violazioni delle norme sul conferimento dei rifiuti, hanno effettuato a Trento 622 controlli inviando 188 segnalazioni alla Polizia locale, titolata a trasformarle in multe.

In passato gli unici autorizzati a verbalizzare e controllare i conferimenti anomali e irregolari erano proprio i vigili, che adesso vengono supportati dal personale della società addetta alla raccolta. Ma ciò ancora non basta per correggere i comportamenti scorretti. «Il nostro punto critico sono i sacchetti blu, quelli usati per gettare gli imballaggi leggeri. Purtroppo la frazione sta peggiorando e peggiore è il contenuto meno prendiamo dal Conai, il Consorzio nazionale, che è rigorosissimo nei controlli» spiega Luisella Codolo, dirigente del Servizio ambiente del Comune.

E non si tratta solo di ignoranza e di errori in buona fede; ci sono utenti che tentano di disfarsi del residuo più ingombrante e pesante, che finisce per incidere sulla bolletta, mescolandolo con imballaggi e plastiche.

Ci si trova un po’ di tutto, perfino i pannoloni usati. E così Palazzo Thun ha deciso di correre ai ripari: i nuovi sacchi blu che verranno consegnati dal primo gennaio prossimo saranno personalizzati, avranno cioè un codice a barre attraverso il quale si potrà riconoscere l’utenza. E così diventerà molto più semplice identificare l’autore di conferimenti scorretti. Ci vorrà un po’ di tempo perché il sistema vada a regime, perché ci sono ancora in circolazione vecchi sacchetti in abbondanza che andranno smaltiti, ma tra qualche mese ogni contenitore messo in strada per essere raccolto avrà inciso «nome e cognome» di chi l’ha riempito.

È la novità principale per il prossimo anno, mentre verrà prorogata al 2019 la modifica delle tariffe e del volume minimo obbligatorio di residuo da conferire. Non ci sono infatti ancora dati sufficienti per correggere il sistema e renderlo coerente con i principi raccomandati dalla comunità europea, cioè far pagare il più possibile in base ai rifiuti realmente prodotti. Nel corso del 2017 è entrato in vigore un nuovo sistema di raccolta, più personalizzato: è stato esteso ai condomini di medie dimensioni, fino a 13 utenze (prima era fino a 5), l’obbligo di avere mastelle e cassonetti familiari con codici a barre che registrano ogni singolo svuotamento.

In questo modo le famiglie monitorate, che prima erano una minoranza, hanno superato la soglia del 50% e potranno fornire dati più precisi sui volumi di rifiuto mediamente prodotti. Per portare a regime il sistema però ci è voluto più tempo del previsto e i dati raccolti ad oggi non sono ancora sufficienti per mettere mano in maniera coerente e scientifica alle tariffe.

Il perfezionamento del sistema interviene per migliorare e rendere più equa una raccolta che ha comunque raggiunto risultati difficilmente immaginabili 15 anni fa. A Trento a fine ottobre la raccolta differenziata si è attestata sull’81,34% con una media negli ultimi dieci mesi dell’81,54%, tra le più alte in Italia.

CONTROLLI E MULTE

Numerosi sono stati i controlli in materia ambientale svolti dalla Polizia locale di Trento negli ultimi tre mesi.

Sul fronte rifiuti, è stata contestata ad una ditta una violazione di 3.250 euro per aver omesso l’iscrizione di un autocarro nell’elenco dei veicoli autorizzati al trasporto rifiuti.

Grazie alla videosorveglianza, l’ufficio nucleo operativo ambientale della Polizia locale di Trento Monte Bondone ha poi sanzionato una cittadina che conferiva rifiuti in modo irregolare in un’isola ecologica della città. Altri interventi hanno riguardato fenomeni di «inquinamento olfattivo» da parte di quattro attività di ristorazione.

Contestate inoltre 5 violazioni al regolamento comunale poiché alcuni proprietari della condotta fognaria non avevano proceduto alla manutenzione della propria rete.


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