Rovereto / Studio

Università, novità in vista: anche bioingegneria nella città della Quercia

Manca solo il sigillo del Miur, iscrizioni dal prossimo anno. La sindaca Giulia Robol: «Con il prossimo anno accademico Unitn porterà la triennale di Scienze motorie in Manifattura e al polo di via Zeni di Trentino Sviluppo (ma la sede non è ancora certa) arriverà il biennio specialistico in bioingegneria»

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di Mara Deimichei

ROVERETO. In attesa dello studentato - sul suo finanziamento con i fondi del Pnrr c'è "cauto ottimismo", come è stato spiegato ieri - Rovereto si prepara a nuove quanto importanti università per consolidare la sua anima universitaria. E queste arriveranno a breve. «Con il prossimo anno accademico - spiega la sindaca Giulia Robol - Unitn porterà la triennale di Scienze motorie in Manifattura e al polo di via Zeni di Trentino Sviluppo (foto), ma la sede non è ancora certa, arriverà il biennio specialistico in bioingegneria. Certo per questo corso i numeri attualmente sono piccoli, si parla di venti o trenta iscritti, ma nel lungo periodo è un settore che potrà dare grandi soddisfazioni. Manca ancora il sigillo del Miur ma il percorso per bioingegneria non dovrebbe incontrare ostacoli».

Dunque prende sempre più forma la Rovereto universitaria, un mosaico costruito lentamente («Grazie alla determinazione dei rettori e alla collaborazione fra Comune e Provincia» sottolinea Robol) ma con tenacia, per il quale lo studentato diventa un tassello fondamentale. «Le novità portate dalla presidente dell'Opera Universitaria Maria Laura Frigotto - prosegue la sindaca - sono molto importanti. Certo manca ancora la sicurezza che il finanziamento ci sia ma la risposta è attesa a breve. E se ci sarà c'è ora la possibilità di iniziare subito a lavorare e spendere in attesa del finanziamento effettivo che dovrebbe arrivare dopo poco più di un anno.

Quindi è necessario non perdere tempo, proseguire in questo rapporto di scambio e di collaborazione fra gli enti coinvolti, per arrivare al nuovo studentato che sorgerà dove c'era l'asilo della Manifattura Tabacchi, area che il Comune aveva acquistato nel 2018 e che ha ceduto a titolo gratuito all'Opera Universitaria».

Uno studentato che dovrebbe quindi sorgere a pochi passi dall'ex Manifattura che a partire dal prossimo anno accademico ospiterà le lezioni del corso di laurea scienze motorie sport e salute che Rovereto ospiterà e che è frutto di una collaborazione fra l'università di Trento e quella di Verona. Nasce invece da una comunanza di intenti fra Trento, Verona e Modena, il biennio in bioingegneria. In questo caso la sede non è stata ancora trovata e si attende il via libera formale da parte del ministero, l'ipotesi che sembra accogliere in maggior numero di consensi, è quella di ospitare le lezioni per gli iscritti negli spazi del polo di via Zeni.

«Sono tutte azioni che porteranno ad aumentare la presenza di studenti universitari a Rovereto, assecondando la vocazione della città ma è necessario garantire anche la presenza di servizi adeguati - prosegue Giulia Robol - e tra questi, e torniamo all'inizio, lo studentato ha un ruolo primario».

C'è un altro tassello in questo mosaico che è il Polo trentino per le Scienze della Vita con infrastruttura di ricerca dedicata che avrà sede nel terreno dell'ex Ariston. È di pochi giorni fa la firma del protocollo d'intesa che ha coinvolto Provincia, Università di Trento, fondazione Bruno Kessler. Trentino Sviluppo, Comune di Rovereto e la fondazione Hub innovativo trentino. Nel protocollo viene chiarito che «il modello del Polo punta sulla centralità dell'incontro tra ricerca applicata pubblica e privata in un ambiente che favorisca la stretta collaborazione e lo scambio continuo di idee tra ricercatori».

E si guarda ai privati visto che «per la progettazione, realizzazione e gestione del Polo si avvierà una manifestazione di interesse per sollecitare il mercato alla presentazione di proposte. Nel caso in cui il mercato non dovesse rispondere alla sollecitazione o comunque la Provincia valuti la non fattibilità tecnico-economica delle proposte avanzate dagli operatori privati, si procederà, con investimento interamente pubblico».

L'impegno del Comune di Rovereto è urbanistico visto che sarà necessario portare in consiglio comunale il piano di lottizzazione che avrà valore di modifica al piano regolatore comunale. «Ho chiesto - conclude la sindaca Giulia Robol - che sia posta particolare attenzione al tema viabilità per favorire il flusso di veicoli».

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