Botte al Don Milani, 2 all'ospedale Studente picchia padre e figlio

All’uscita di scuola delle 12.10 ieri all’istituto Don Milani di San Giorgio non c’erano soltanto studenti e genitori venuti a prenderli. In mezzo al vociare allegro del fine mattinata sono arrivate anche volante della polizia ed un’ambulanza chiamati per un acceso diverbio che ha visto coinvolti due studenti della scuola ed il genitore di uno di questi.
Sarebbero volate parole grosse, forse minacce, sicuramente anche qualche pugno. Tanto che padre e figlio, che raccontano d’essere stati aggrediti da uno studente, sono stati accompagnati al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria del Carmine per accertamenti. Sarebbero stati colpiti in viso e per entrambi ieri c’era il sospetto della rottura del setto nasale.

Quel che è accaduto però è ancora tutto da verificare. Da una parte si parla di bullismo, dall’altra di un acceso diverbio. Lo stanno accertando gli agenti di polizia del commissariato di via Sighele, che in queste ore probabilmente raccoglieranno la denuncia del genitore. E lo sta ricostruendo anche la scuola, in cui dopo quei momenti concitati si sta cercando di fare chiarezza per capire se sarà il caso di prendere dei provvedimenti.

«Si è trattato di un diverbio» commenta il dirigente Paolo Chincarini. «Indubbiamente non doveva succedere, ma è accaduto ed ora a scuola stiamo analizzando la situazione. La scuola c’è ed è presente, interverrà se necessario anche con dei provvedimenti. Ma prima cerchiamo di capire».

L’episodio di ieri sarebbe iniziato fuori dalla scuola. «Io ero lì perché ero andato a prendere mio figlio», racconta il padre. «Il giorno prima ero stato a scuola proprio per segnalare che uno studente più grande lo aveva minacciato. Poi mentre ero lì questo ragazzo si è affacciato alla finestra ed ha iniziato ad urlare contro mio figlio. Lui allora è corso dentro ed io l’ho seguito per paura di quello che sarebbe potuto accadere». Una volta che si sono trovati uno di fronte all’altro sarebbero volati anche dei pugni oltre alle parole offensive. «Quel ragazzo grosso e robusto era pronto come un lottattore. Se l’è presa con mio figlio e anche con me, che non lo ho nemmeno toccato. Non mi sarei mai permesso. Lui invece era pronto ad aggredire ed io mi sono trovato a terra».

Da qui la chiamata alle forze dell’ordine e l’intervento dell’ambulanza per prestare le prime cure ed accompagnare in ospedale padre e figlio. Mentre l’altro studente coinvolto non è ricorso alle cure mediche.
«Denunceremo questo fatto» commentava ieri il padre mentre attendeva i referti in ospedale. «Anche perché non posso accompagnare mio figlio a scuola tutti i giorni e questi episodi non devono accadere».

Nella scuola di San Giorgio quando è accaduto ieri non verrà certo archiviato, ma il preside ed i suoi collaboratori preferiscono avere in mano tutti gli elementi di questa storia prima di prendere qualsiasi decisione al riguardo. Non si sbilanciano ed attendono di chiarire. «L’importante è riportare tutto al dialogo» aggiunge il dirigente Chincarini. «A decidere sul fatto sarà il consiglio di classe, e lo farà a breve, ma quanto accaduto sarà comunque l’occasione per un intervento dal punto di vista educativo, perché questo è e rimane l’obiettivo primario della scuola».

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