Sat di Rovereto: un 2018 di gite e viaggi

I soci, nonostante la «fuga» a Vallarsa, sono rimasti ampiamente sopra al migliaio, compensati da nuovi entusiasti della montagna, gente che viene anche da fuori e soprattutto giovani. La Sat di Rovereto è dunque soddisfatta e si prepara ad un 2018 ricco di appuntamenti caratterizzati dalla loro estrema diversità. «Vogliamo accontentare davvero tutti - ammette il presidente Bruno Lott - ascoltando le esigenze dei soci, accogliendo suggerimenti, sperimentando nuove proposte». «La montagna è di tutti - rimarca Bruno Spagnolli - la Sat è fatta per insegnare, nessuno va escluso». Ecco dunque che si parla di oltre cinquanta gite, sia sui monti più vicini che alla scoperta di paesaggi meno consueti.
Verranno recuperate due uscite previste l’anno scorso ma a cui i Satini tenevano particolarmente: si tratta della salita alla Cima Tosa in Brenta e al ghiacciaio del Similaun. Tanti i luoghi da visitare con la Sat, da Ponte Caffaro alle Tre chiese di Barbiano, dalla traversata della Mendola all’Adamello. Tra le gite di una settimana, quest’anno sono state organizzate tre proposte, una più avventurosa dell’altra: i monti di Creta, i crinali dell’isola di Andros, che è la meno famosa e più selvaggia delle Cicladi in Grecia, e sette giorni sulle alture dell’Irpinia
«Ricordiamo con entusiasmo - riprende Spagnolli - l’avventura del 2017 sulla Transiberiana, che è stata davvero un’esperienza molto forte. E che contiamo di ripetere nel 2019 con il secondo tratto, dal Lago Bajkal a Vladivostok».  
Tante anche le serate culturali proposte da Paolo Tomasi: «Si tratta di 21 incontri, in parte qui in sede e in parte alla Filarmonica, in cui si affronteranno davvero molti argomenti e scenari, dalle montagne di sabbia dell’Arabia Saudita alla vetta dell’Everest». Già l’altra sera si è tenuto un incontro con il Servizio valanghe italiano per spiegare cosa fare prima e dopo la valanga, un appuntamento che ha visto la partecipazione di una ventina di soci, e che si concluderà con una prova pratica con l’Artva a passo Valles il prossimo 21 dicembre.  
Resta presente anche una nutrita offerta di proposte per famiglie e bambini: il modo migliore per imparare ad amare la montagna. La neve è la grande protagonista di questo inverno satino che prevede un corso di scialpinismo e dodici uscite, tra cui due preziose opportunità da non perdere: la traversata del Cevedale e la discesa fino a Chamonix, con partenza da Punta Heilbronn sul Bianco e pellata per raggiungere la discesa della Vallee Blanche. I soci però si sono già potuti cimentare, il giorno della Befana con uno stage al Bletterbach di arrampicata su ghiaccio. Queste attività più specifiche vengono condotte in collaborazione con la Scuola di Castel Corno e la presenza di guide alpine. 
Infine i rifugi: finalmente l’apertura primaverile vedrà la presenza dell’acqua al Finonchio. I tubi erano già stati posati, ma ora verrà attivata la stazione di pompaggio che attingerà l’acqua da Serrada. Anche il Lancia subirà delle importanti migliorie, con l’ampliamento della cucina così da essere in regola con le norme antincendio.  
Tra le altre novità, il qr code sul libretto delle gite, un sito costantemente aggiornato, la quota ribassata a 42 euro, e le magliette tecniche con il logo della Sat di Rovereto.

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