Lavoro / Edilizia

Arco, controlli ai cantieri dei carabinieri: cinque lavoratori tutti in “nero”

Il datore di lavoro è stato sanzionato amministrativamente con un verbale di 12.500 euro e sanzione accessoria del Provvedimento di sospensione dei lavori dal cantiere fino a quando lo stesso non abbia adempiuto compiutamente alle prescrizioni imposte dalla legge 

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ARCO. Nei giorni scorsi i militari della Stazione di Arco si sono recati in un cantiere nel centro paese per verificare la corretta applicazione delle misure anti infortunistiche nel delicato settore e il conseguente accertamento della regolarità dei rapporti di lavoro del personale presente al momento del controllo. Subito uno dei lavoratori che era sui ponteggi scendeva tentando di allontanarsi dallo stesso scavalcando la rete di recinzione, ma veniva bloccato da un militare.
 

Nel sito di lavoro oggetto di ispezione venivano identificati i 5 dipendenti di un’azienda edile del nord Italia, giunta da 2 giorni in Trentino. I successivi accertamenti sui lavoratori a mezzo della consultazione della Banca Dati del Servizio Lavoro della Provincia Autonoma di Trento hanno permesso di evidenziare che tutti e 5 i dipendenti non erano assunti, inoltre uno dei 5 era anche clandestino sul territorio nazionale.
 

Il titolare della ditta si è presentato presso la Stazione Carabinieri di Arco ove venivano contestate le violazioni per i 5 dipendenti “in nero” poiché maestranze subordinate che stavano effettuano la rasatura di un cappotto edile senza aver comunicato l’assunzione al Centro per l’Impiego violando le norme che regolano il profilo retributivo, contributivo e fiscale.

Il datore di lavoro è stato sanzionato amministrativamente con un verbale di 12.500 euro e sanzione accessoria del Provvedimento di sospensione dei lavori dal cantiere fino a quando lo stesso non abbia adempiuto compiutamente alle prescrizioni imposte dalla legge (assunzione obbligatoria del lavoratore irregolare, copia contratto di lavoro, documentazione attestante la visita medica dei lavoratori, documentazione attestante l’assolvimento dell’obbligo di formazione, dichiarazione sottoscritta dal lavoratore attestante l’assolvimento dell’obbligo informativo), solo così ottemperando e previa istanza, il provvedimento emesso potrà cessare la sua efficacia ed il cantiere avrà la possibilità di riaprire le porte per la prosecuzione di tutti i lavori.
 

Al lavoratore clandestino è stato notificato il Provvedimento di espulsione dal territorio nazionale entro 7 giorni emesso immediatamente dall’Ufficio Immigrazione della Questura di Trento.
 

I carabinieri arcensi con la loro iniziativa hanno l’obiettivo di tutelare maggiormente la sicurezza sui luoghi di lavoro cercando di assicurare le condizioni ideali di salute, sicurezza e benessere dei lavoratori in modo da evitare o ridurre al minimo possibile l’esposizione dei lavoratori ai rischi/pericoli connessi con l’attività lavorativa, riducendo o eliminando gli infortuni nel contingente periodo della scadenza degli incentivi degli ecobonus e superbonus.

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