Riva / Turismo

Ciclovia del Garda, le opposizioni in Provincia chiedono lo stop del progetto

Mozione unitaria di Pd, Campobase, Verdi-Sinistra e Onda per chiedere alla giunta Fugatti di sospendere la progettazione e puntare sull’«intermodalità». Tredici consiglieri provinciali sottolineano pericolosità e costi esorbitanti. Chiesto un incontro pubblico per fare il punto della situazione e un confronto con i portatori d’interesse

ITALIA NOSTRA «Fermate la ciclovia, un progetto insostenibile»
PROTESTE Ambientalisti trentini contro Failoni: opera devastante
IL PROGETTO Ciclovia, i lavori per il tratto al confine lombardo

di Paolo Liserre

RIVA DEL GARDA. Sicurezza ma anche costi. Che non riguardano solo il versante ovest ma anche quello est. La Ciclovia del Garda è un enorme punto interrogativo e per la prima volta in consiglio provinciale le minoranze fanno fronte comune e proprio ieri hanno depositato una mozione unitaria con la quale chiedono alla giunta Fugatti di fermarsi, sospendere ogni progettazione, riconsiderare quella di ogni singolo tratto «optando per l'intermodalità, come auspicato dai cittadini e previsto anche dagli atti ministeriali».

La mozione è stata sottoscritta dal gruppo consiliare del Partito Democratico (Michela Calzà, Alessio Manica, Lucia Maestri, Francesca Parolari, Andrea de Bertolini, Mariachiara Franzoia e Paolo Zanella), dalla consigliere dell'alleanza Verdi-Sinistra Lucia Coppola, dal collega di «Onda» Filippo Degasperi, dai quattro rappresentanti di Campobase (Francesco Valduga, Roberto Stanchina, Michele Malfer e Chiara Maule).

Nel documento i consiglieri di minoranza ricordano tra l'altro come nell'ottobre 2021 «il Tavolo Tecnico Operativo istituito presso il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili formulò osservazioni sul progetto di fattibilità tecnica ed economica, evidenziando gravissime criticità in ordine al rischio geologico, al consistente incremento dei costi rispetto al documento di fattibilità del 2017 e all'impatto paesaggistico-ambientale, chiedendo chiarimenti; a novembre il dipartimento Infrastrutture della Provincia inviò al ministero una nota in cui motivava l'incremento dei costi rispetto al progetto 2017 con "l'aumento della lunghezza, ma soprattutto con la necessità di messa in sicurezza delle pareti rocciose" e per motivazioni di natura paesaggistica con la scelta di soluzioni in galleria "più costose di quelle all'aperto".

A marzo dell'anno scorso - sottolineano ancora i firmatari - il tavolo tecnico operativo ministeriale ha espresso la propria definitiva valutazione sul progetto di fattibilità evidenziando ancora notevolissime criticità riguardo alle parti lombarda e veneta in ordine all'impatto paesaggistico e geologico, applicabili anche alla parte trentina, suggerendo, "per ridurre l'intrinseca pericolosità del territorio attraversato", anche 'soluzioni di intermodalità riservate ai soli ciclisti (via acqua con traghetti dedicati)».«La soluzione proposta nella progettazione esecutiva del tratto Riva-Limone è in completa antitesi con le proposte di fattibilità promosse e sostenute nel 2018 dall'allora assessorato ai lavori pubblici. Inoltre - rilanciano i consiglieri - i numerosi fenomeni di franosità sono destinati, a detta anche degli esperti consultati dalla Provincia, a moltiplicarsi e aggravarsi a causa del cambiamento climatico, con costanti eventi franosi proprio sul versante della Rocchetta e del Monte Tombo».

Morale: Pd, Verdi-Sinistra, Onda e Campobase chiedono alla giunta provinciale di «sospendere la progettazione della Ciclovia per i costi non preventivabili da adesso alla sua conclusione tra molti anni, data la complessità e l'altissima pericolosità di tutto il territorio provinciale coinvolto, caratterizzato dal livello P4 secondo la Carta di Sintesi della Pericolosità»; di «riconsiderare la progettazione di ogni singolo tratto, optando per l'intermodalità, come auspicato dai cittadini e previsto anche dai sopra elencati atti ministeriali»; «di riferire nella commissione competente» e di «promuovere un incontro pubblico in Alto Garda con lo scopo di presentare lo stato dell'arte dell'opera, e avviare un confronto con i portatori di interesse per concorrere a individuare le modalità e il percorso realizzativo, che coinvolga anche l'entroterra gardesano».

comments powered by Disqus