Garda / L'opera

Il primo tratto della ciclovia altogardesana sarà inaugurato nel mese di maggio

Inaugurazione ufficiale prevista il 22 maggio per il segmento da piazza Catena al Residence Excelsior con il collegamento alla Ponale, una data non scelta a caso: saranno i giorni del Giro d'Italia sul Garda e dintorni

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di Paolo Liserre

RIVA DEL GARDA. La data non è stata individuata a caso. Perché in quell'occasione, il 22 maggio, il Giro d'Italia osserva un giorno di riposo prima delle grandi tappe di montagna, a cominciare proprio da quella del giorno seguente quando la carovana rosa transiterà da Riva, Arco e dovrà scollinare i passi S. Barbara, Bordala, risalire a Serrada e concludere in punta di pedale sul Monte Bondone.

Il giorno prima però, lunedì 22 maggio appunto, il Giro riprende fiato e nel frattempo a Riva verrà inaugurato ufficialmente il tratto della Ciclovia del Garda da piazza Catena al Residence Excelsior, primissimo e quindi unico al momento tassello di quella grande opera che dovrebbe diventare la ciliegina sulla torta dell'offerta turistica del Garda trentino e di tutto il lago in generale.

Da alcune settimane i lavori sono ripartiti a spron battuto con l'obiettivo dichiarato di chiudere il cantiere sino al sottopasso della Ponale il prima possibile. La tabella di marcia prevede la riapertura del lungolago D'Annunzio già prima di Pasqua, quindi tra poco più di due settimane.

E il completamento del primo lotto della cosiddetta «Unità funzionale 1» a metà maggio con taglio del nastro e cerimonia in pompa magna lunedì 22, a meno di intoppi all'ultimo momento.

Come ricorderanno in molti, la consegna del cantiere con partenza dei lavori era avvenuta il 7 settembre 2020, a pochi giorni dalle elezioni comunali, e a norma di contratto l'opera doveva essere consegnata entro 210 giorni lavorativi consecutivi, sette mesi quindi, ovvero marzo-aprile dell'anno successivo.

Due anni di ritardo quindi, quasi una non-notizia se parliamo di opere pubbliche, ma oggi tutte le attenzioni sono concentrate sul completamento di questa tratta che tra l'altro (e non è cosa di poco conto) consentirà di creare un collegamento diretto con il sentiero del Ponale (la cui riapertura, come annunciato, è in programma sabato) senza obbligare gli amanti delle due ruote a percorrere alcune centinaia di metri sulla Gardesana fianco a fianco con auto e pullman.

L'importo dell'opera è di poco inferiore al milione e mezzo di euro.

Il tratto Piazza Catena-sottopasso del Ponale è il primo tassello dell'Unità funzionale 1, a sua volta prima parte di tutto il tratto ovest di competenza trentina, da Riva sino al confine con la zona di Limone per una lunghezza di circa 5,3 chilometri di nuova Ciclovia. Due mesi fa nel frattempo sono partiti i lavori della seconda parte, dal sottopasso del Ponale alla galleria Orione. Un chilometro in tutto al costo di circa 7 milioni di euro, sfruttando la vecchia galleria Panda e gli altri tratti, anche in galleria, della Gardesana dismessa. L'intervento prevede anche il collegamento e la riqualificazione della Tagliata del Ponale e la sistemazione della spiaggia dello Sperone, la storica «spiaggia dei rivani».

Nella parti non protette dalle vecchie gallerie, la sicurezza verrà garantita da nuove gallerie paramassi e dalla sistemazione delle pareti rocciose con opere di protezione. In questo caso il contratto prevede 560 giorni naturali consecutivi, che significa che almeno teoricamente la spiaggia dello Sperone potrebbe essere raggiunta in bici in sicurezza a partire dall'autunno-inverno dell'anno venturo.

Per proseguire poi dalla Galleria Orione a quella dei Titani, bypassando la Casa della Trota, e finendo in seguito fino al confine con la provincia di Brescia dove comincia la Ciclovia di Limone. Il tratto ovest dovrebbe essere ultimato entro il 2025, quando scade il mandato del commissario straordinario Francesco Misdaris. Che si riesca a rispettare la tabella di marcia è tutto da verificare alla prova dei fatti.

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