Mobilità / L'opera

Ciclabile Trento-Pergine: in autunno possibile l'apertura anche del tratto Ponte Alto-Civezzano

Si attende che vengano sistemate le barriere paramassi sulla vecchia strada dei Crozi, che diventerà un segmento della futura pista. Prevista per i primi mesi dell'anno prossimo l'ultimazione anche della parte finale in Valsugana che si collegherà al lago di Caldonazzo

PRIMAVERA Aprirà il primo tratto della ciclabile Trento-Pergine
CANTIERE Roncogno-Sille, avviati i lavori per 4 chilometri
PROGETTO Ok all'ultimo tratto: Slacche-galleria
VALSUGANA Già pronti alcuni tratti nuovi fra San Cristoforo e Fornaci

L'OPERA Finalmente da Trento a Caldonazzo in bici

di Zenone Sovilla

TRENTO. La settimana scorsa sono cominciati i primi interventi di messa in sicurezza sulla vecchia strada dei Crozi, che collega la zona di Ponte Alto a Trento con la Valsugana a Civezzano.

Questi lavori riguardano in particolare il futuro, ormai imminente utilizzo della strada come pista ciclabile.

Questo tratto, infatti, è fondamentale per il completamento della lunga pista da Trento nord al lago di Caldonazzo.

Mancano all'appello, in particolare, alcuni segmenti, come quello complicato che attraversa la stretta gola nei pressi del viadotto dei Crozi (manufatto stradale oggetto di un lungo intervento di manutenzione straordinaria appena conclusosi).

Sull'altro versante, sono cominciati da oltre un mese i lavori anche nella zona fra Civezzano e Roncogno.

Per ipotizzare un cronoprogramma va considerata pure un'altra variabile: l'intervento di manutenzione previsto, ma non ancora in calendario, nella galleria dei Crozi, in direzione Pergine. Una volta definite le date di questi lavori, saranno più chiare quelle per l'apertura finale della ciclabile.

Al momento, stanti le informazioni disponibili, si può prevedere che il tratto da Ponte Alto a Civezzano venga aperto non appena sarà conclusa la posa delle barriere paramassi a protezione della vecchia strada dei Crozi. I tempi? Il via libera ai ciclisti potrebbe arrivare già all'inizio dell'autunno prossimo, considerato che per i lavori, già avviati sulle pareti, sono previsti al massimo 180 giorni.

Rimarrebbero poi da ultimare i tratti lungo il torrente Fersina in Valsugana: in definitiva, per i primi mesi del 2024 l'intera ciclabile, da Centochiavi (Trento nord) a Pergine, dovrebbe essere percorribile.

Si connetterà così il capoluogo al percorso che dal lungolago di Caldonazzo procede poi verso la bassa Valsugana e il Veneto.

Un passaggio storico per la mobilità ciclistica trentina e per il turismo.

Ormai mancano pochissimi interventi: la sistemazione della rampa a Ponte Alto per accedere alla vecchia strada dei Crozi dal sottopasso della statale 47 a Ponte Alto; la messa in sicurezza delle pareti soprastanti; l'adattamento ciclistico anche della bretella che scende da Civezzano, oggi utilizzata solo per l'immissione del traffico a motore sulla Valsugana in direzione Trento.

Nel frattempo stanno procedendo anche gli ultimi interventi di messa a punto delle barriere di protezione lungo il percorso da Centochiavi a Ponte Alto, che a breve sarà percorribile in bicicletta. Si lavora in questi giorni, in particolare, alle finiture della corsia ciclabile ricavata a margine della statale 47 (riducendo la carreggiata) in via Bassano e oltre, con il bypass alla galleria delle Laste e la parte rimanente fino allo svincolo di Ponte Alto.

Di certo, dunque, con l'arrivo della primavera si potrà pedalare in sicurezza da Trento nord a Ponte Alto. Qui, fra l'altro, i ciclisti potranno connettersi con la viabilità esistente che da un lato sale verso Povo e dall'altro verso Cognola. 

Sul versante della Valsugana, come accennato, è in corso il cantiere per il tratto Roncogno (Pergine)-Sille (presso Slacche, Civezzano), in questo caso ci si allontana dalla statale e il percorso è in parte lungo il torrente Fersina.

Approvato da un mese circa anche il progetto dell'ultimo tratto ancora scoperto: quello di circa 860 metri che connetterà l'uscita in Valsugana della vecchia strada dei Crozi e la passerella ciclopedonale sul rio Farinella, oltre il quale la pista è già ora in costruzione.

Sarà, dunque, l'ultimo tassello in ordine cronologico e il primo avanzando verso est, per unire la nuova ciclabile realizzata in località Fornaci di Pergine con il percorso che proviene dai Crozi.

A quel punto, finalmente, dopo tanta attesa, sarà risolto uno dei "buchi neri" della ciclabilità in Trentino. Resterà poi da affrontare quello del Bus de Vela per il collegamento con la valle dei Laghi e il Garda: in passato, parecchi anni fa, la Provincia aveva predisposto un progetto, poi sospeso per via dei costi elevati. Ma per quanto complicato, si tratta di un nodo fondamentale che, una volta realizzato, darebbe completezza alla rete ciclabili che converge sul capoluogo.

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