Turismo a cavallo, in arrivo percorsi per 100 chilometri

di Daniele Ferrari

Un turismo «a passo lento», sostenibile e che sa valorizzare aziende e peculiarità del territorio. Questo il turismo equestre che ogni estate richiama in Trentino migliaia di appassionati, potendo contare su un'articolata rete di sentieri ed ippovie, ben 37 strutture e maneggi (3 in Alta Valsugana) e più di 100 «assistenti del turismo equestre» formati ed abilitati dalla provincia.

Accanto alla presenza decennale del «Ippovia del Trentino Orientale» (una rete di sentieri a cavallo di ben 400 chilometri in 15 tappe) che attraversa il Lagorai dal Primiero alla Vigolana, si sta ora pensando di allargare tale rete di percorsi e opportunità anche in Alta Valsugana e nel comune di Pergine. La scorsa settimana uno staff di esperti, guidati da Lorenzo Costa dell'associazione sportiva equestre veneta «Country House Horse», ha avviato la rilevazione e la mappatura di quattro nuovi percorsi tra la Panarotta, la Valle dei Mocheni ed il versante pinetano del Lagorai. «E' la prima volta che qui vengono rilevati dei percorsi per il turismo equestre con l'uso del rilevatore satellitare gps, creando una mappa dettagliata e georeferenziata - spiega Lorenzo Costa - sono stati mappati quattro percorsi (due ad anello) per un totale di circa 100 chilometri.

Un progetto partito in sinergia con i centri ippici della Valsugana e del Pinetano, e che mira a mettere in rete maneggi, fattorie didattiche e strutture agrituristiche del territorio».
Se in Veneto e Toscana il progetto «Ippostrade Wine-horse Italy» sta prendendo velocemente forma (ha ottenuto il patrocinio di «Fiera Cavalli» e presto nascerà un consorzio nazionale) anche gli operatori della Valsugana sono pronti ad aderire. «Non si tratta solo di rinnovare ed incrementare i chilometri di ippovia esistenti, ma di mettere in rete strutture per l'addestramento e la pratica equestre con le opportunità ricettive ed enogastronomiche del territorio - spiega Giuliano Dallapiccola del maneggio di Campolongo - l'Alta Valsugana è ricca di sentieri ed opportunità per vivere una vacanza attiva tra cultura e natura, ora si tratta di mapparle, identificarle e farle conoscere agli appassionati. Accanto al progetto Wine-horse, stiamo pensando anche ad un itinerario Religious-horse: un percorso equestre che unisca il Santuario di Montagnaga, a quello della Madonna dell'Aiuto di Segonzano sino a raggiungere l'abbazia di Pietralba sopra Nova Ponente, ripercorrendo l'itinerario affrontato nei secoli da molti pellegrini». 

Un progetto che potrebbe essere finanziato dai recenti bandi elaborati dal «Gal Trentino Orientale» nell'ambito del «Progetto Leader» e del Psr 2014-2020.
«Vanno ricercate risorse pubbliche ed europee per dare concretezza al progetto (segnaletica, cartografia, itinerari guidati) - conclude Lorenzo Costa - ma vanno valorizzate in primis le aziende ed i maneggi esistenti. Non basta una mappa in internet o »un'app« per affrontare in modo sicuro, informato e consapevole un percorso a cavallo su un terreno difficile e montano, è fondamentale l'aiuto e la guida di personale esperto e qualificato».

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