L'occupazione sale meno della media provinciale

Dati stabili per l’economia ed il mondo occupazionale in Alta Valsugana, dove non mancano però preoccupazioni e criticità.
Il recente incontro tenuto a Pergine dal vicepresidente provinciale ed assessore alle attività economiche Alessandro Olivi, ha ricordato come le imprese attive nei 18 comuni della Comunità Alta Valsugana e Bersntol siano poco più di 4.000, di cui 1.583 nel comune di Pergine (erano 1586 nel 2007) e diano lavoro a circa 13.000 addetti.

Più articolato e complesso il quadro occupazionale, alla luce dei dati forniti dall’Osservatorio del mercato del lavoro (organo dell’Agenzia provinciale del lavoro), dove si evidenzia come nei primi nove mesi del 2015 le assunzioni sono state pari a 7.038, con più 191 addetti (il 2,8% in più dello stesso periodo 2014). In leggero calo le cessazioni del rapporto di lavoro, per pensionamento, mobilità e licenziamento, che sono state 5.840 (20 in meno rispetto allo stesso periodo 2014, 0,3% in meno).

Se il saldo resta positivo, con 1.198 posti di lavoro in più, nuove difficoltà sembrano emergere del commercio e dei servizi.
Se cresce seppur di poco il numero degli occupati nel settore industriale e manifatturiero (991 assunzioni, più 25,6% sul 2014, a fronte di 869 cessazioni e più 27%), sembra tenere anche il settore agricolo con 1.539 nuovi assunti (più 1,2%), e 791 cessazioni (in calo del 2,3%).

Maggiori preoccupazioni derivano invece per il settore terziario dove a fronte di 4.508 assunzioni (calate di 29 unità, meno 0.6%), si sono avute 4.180 cessazioni (meno 4,3%). Se crescono le assunzioni nel commercio (448) e nei pubblici esercizi (1.611) con 52 posti in più, si registra un forte calo nel settore dei servizi (2.128, e 146 assunzioni in meno). In difficoltà il commercio con le cessazioni che sono state 444 e 26 posti persi, e i servizi alle imprese (300 con 70 unità in meno), mentre nel settore dei pubblici esercizi sembra essersi fermata la perdita di posti di lavoro (78 cessazioni in meno del 2014, quando erano state perse 227 posizioni lavorative).

Tra i 7.038 nuovi assunti il 55% è rappresentato da donne (3.868, ma 119 in meno del 2014), mentre i neo assunti maschi sono 3.170 (310 in più), e gli stranieri rappresentano il 30,3% degli assunti (sono 2.130 e saliti del 0.3%). La fascia d’età prevalente tra i neoassunti è quella tra i 20-54 anni (3.904 assunzioni e più 0.5%), mentre cresce l’occupazione dei giovani sino ai 29 anni (2.541 e più del 4,1%) e degli over 54 (593 assunti e più 13,6%).

Restano ferme al 11,8% le assunzioni a tempo indeterminato (818, e 118 in più del 2014), con ben 6.220 contratti a termine (pari all’88,4% del totale, più 1,2%). Se aumentano i soggetti in mobilità statale che sono ora 278 (più 3%) appare in leggera contrazione il numero degli iscritti al Centro dell’impiego di Pergine. Al 30 settembre erano 3.471 (meno 2,1) di cui 1.563 uomini e 1.908 donne, e 2.010 soggetti (il 57,9%), ed il 46% ha tra i 35 ed i 45 anni (1.596 unità).

Se 2.010 soggetti sono iscritti da oltre 12 mesi (meno 4,7% sul 2014), il 74,2% sono cittadini stranieri (2.575 e più 1,7%), con 198 stranieri comunitari e 697 extracomunitari, infine l’84,6 (2.935) si dichiara disoccupato, e solo 563 iscritti sono senza precedenti lavorativi (in calo del 9,5%).

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