Sociale / Solidarietà

Il grande cuore di Lavis: raccolti quasi 300 pacchi per le persone sole

Il raccolto è stato distribuito mediante enti ed associazioni di accoglienza e assistenza a livello comunale e provinciale. L’iniziativa di Lavistaperta e Pro Loco è stata un successo: soddisfatti gli organizzatori

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LAVIS. Un pacchetto regalo destinato ai meno fortunati: una scatola da scarpe contenente qualcosa di divertente, qualcosa di caldo, qualcosa di utile, e qualcosa di buono e, soprattutto, un biglietto di auguri personalizzato. È stato questo l'invito che il Circolo Culturale Lavistaperta e la Pro loco di Lavis hanno rivolto nel periodo natalizio ai loro compaesani, attraverso l'iniziativa “Un dono per chi è solo” e la proposta è stata partecipata in modo massiccio fino a raccogliere quasi 300 pacchi.

«279, per l'esattezza» puntualizza la presidente del Circolo, Giovanna Endrizzi, che si dichiara piacevolmente stupita dall'entusiasmo suscitato. «Quello che però ci ha colpito profondamente - incalza Cristina Zanghellini, presidente della Pro loco - è stato notare la cura e l'attenzione con cui i pacchi sono stati preparati: fiocchi elaborati, cioccolatini attaccati a mo' di decorazione... come se fossero pensati per qualcuno di famiglia...». I pacchi raccolti sono poi stati distribuiti attraverso una serie di enti e associazioni che si occupano di accoglienza ed assistenza sul territorio comunale e provinciale.

«La nostra idea - continua Endrizzi - era far arrivare i pacchi non necessariamente alle persone indigenti, ma anche a coloro che non hanno nessuno che pensi a loro, come alcuni anziani della casa di riposo o gli adolescenti ospitati in strutture protette. Abbiamo cercato di coprire un po' tutte le età, senza distinzioni di genere, limitandoci a dare qualche indicazione rispetto alle categorie che avevano maggiore necessità».

Precisa Zanghelllini: «Avevamo il timore che arrivassero molti doni per i più piccoli e poco o niente per gli adulti, ma fortunatamente le persone hanno seguito le nostre indicazioni ed abbiamo ricevuto molto e per tutti. Alla fine ci siamo ritrovati con un po' di pacchi in esubero destinati ai bambini, ma abbiamo contattato un'ulteriore struttura di accoglienza per mamme e bimbi e così abbiamo fatto felici anche loro».

I doni raccolti sono stati distribuiti attraverso la Casa di Riposo e la Caritas di Lavis ed una serie di altre strutture attive in provincia: Casa S. Ignazio, Famiglia Materna, Alfid, Casa della Giovane, Punto d'Incontro Casa Fiordaliso. Tutti gli enti beneficiari hanno elogiato l'iniziativa. Antonio Planchestainer, presidente di Fondazione Famiglia Materna, ha rivolto alla popolazione lavisana un ringraziamento sentito: «Donando siete riusciti a rallegrare i cuori di molte "nostre" mamme e di molti bambini: grazie non solo per quello che avete fatto e donato, ma per aver dato loro la possibilità di sentirsi pensati e voluti bene in questi giorni di festa. È gesto semplice, e non scontato, ma porta con se grandi emozioni e tante parole concrete che prendono vita» .

Gli ha fatto eco Alessio Basilari, direttore del Villaggio del Fanciullo, che, nel 60° anno di fondazione dell'Ente, ha fatto un plauso alla generosità dimostrata e ha accolto i lavisani «nella grande famiglia che negli anni in modi diversi ci è stata a fianco e opera a sostegno di tante fragilità». Dello stesso tenore il messaggio arrivato da Casa Fiordaliso, la struttura di Rovereto gestita dalla Cooperativa Punto d'approdo che ringrazia «quanti hanno donato, facendo felici i bimbi ospitati presso di noi, ma anche il Circolo Culturale Lavistaperta e la Pro loco per seminare la cultura della solidarietà».

«È stato un pensiero veramente molto apprezzato» ha rimarcato Alberto Giovannini, presidente della casa di riposo Giovanni Endrizzi di Lavis, a cui ha prontamente fatto eco Ezio Casagranda - presidente della Caritas lavisana: «Un ringraziamento particolare e doveroso a tutti coloro che nel periodo di Avvento hanno collaborato per offrire un momento di solidarietà a quanti sono meno fortunati di noi. Questo progetto di Solidarietà ha certamente coinvolto famiglie, adulti, bambini e ragazzi, ponendo l'attenzione su ciò che è davvero importante, sul significato autentico del Natale; è un momento per pensare agli altri, all'importanza della solidarietà e della carità. E' stata sicuramente una occasione per riflettere e per spostare l'attenzione verso il prossimo, ma anche una opportunità per le famiglie per insegnarlo ai loro figli».

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