Dolomiti / Il caso

Marmolada, negato il diritto di uso civico al Comune bellunese di Rocca Pietore

La sentenza della Corte d'appello di Roma respinge la rivendicazione del municipio che si richiamava anche alle vicende storiche e ai precedenti confini sul ghiacciaio "conteso"

SENTENZA Il ghiacciaio al Trentino, ma Zaia non ci sta
DIALOGO Possibile accordo sulla demarcazione tra Canazei e Rocca Pietore

BELLUNO. Niente uso civico sul ghiacciaio della Marmolada per il Comune bellunese di Rocca Pietore. Il no alla richiesta arriva con una sentenza della Corte d'appello di Roma. Il municipio dell'Alto Agordino, confinante con Canazei, si vde dunque respinta l'iniziativa con la quale non chiedeva una modifica dei confini, stabiliti da un accordo italo-austriaco del 1911 e confermato da Roma nel 1982 ma poi oggetto di annose battaglie giudiziarie.

Rocca Pietore rivendicava, però, anche in virtù della storia e dei precedenti confini sulla Regina delle Dolomiti (precedentemente "bellunese"), almeno il proprio diritto all'uso civico su una parte del ghiacciaio che ora si trova i provincia di Trento.

Ma i giudici romani hanno deluso le aspettative del Comune dolomitico, nel cui territorio peraltro risiede anche la stazione di partenza della funivia della Marmolada, a Malga Ciapela, sul versante bellunese del passo Fedaia.

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