Dolomiti / La tragedia

"Ci aspettano ancora tre mesi di caldo, eventi come il crollo sulla Marmolada potrebbero ripetersi"

Il climatologo dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente della Provincia, Roberto Barbiero: "Sulle Alpi un indice di surriscaldamento doppio rispetto a quello medio globale. I ghiacciai sulle vette italiane sono più interessati rispetto a quelli sui versanti austriaci o svizzeri"

MARMOLADA Ritrovata l'undicesima vittima, non risultano altri dispersi

TRENTO. "Quest'anno è eccezionale per le poche precipitazioni e per il caldo, che ci fa registrare da uno a due mesi di anticipo rispetto alla normale fusione della copertura di manto nevoso e del ghiaccio in quota. Le previsioni ci dicono che ci aspettano ancora tre mesi di caldo, quindi l'evento avvenuto ieri sulla Marmolada, con il crollo di un intero seracco, potrebbe ripetersi con maggiore frequenza".

Così, il climatologo dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente della Provincia di Trento (Appa), Roberto Barbiero, coordinatore del Tavolo provinciale di coordinamento e di azione sui cambiamenti climatici.

"L'aumento di temperatura sulle Alpi è ormai un dato certo, con un indice di surriscaldamento doppio rispetto a quello medio globale. I ghiacciai sulle vette italiane, poi, sono più interessati dal fenomeno di riduzione rispetto a quelli sui versanti austriaci o svizzeri, perché maggiormente esposti al sole e ai flussi di aria calda. Ogni anno i nostri ghiacciai perdono massa non solo per una diminuzione delle precipitazioni nevose, ma anche per l'effetto delle estati particolarmente calde", ha detto Barbiero, precisando che molti ghiacciai registrano riduzioni di due terzi o, in alcuni casi, anche di tre quarti del volume rispetto alla massima espansione di fine Ottocento.

Le temperature sulla cima della Marmolada sono più elevate che mai: oltre 10 gradi a 3.300 metri di quota. Lo zerot ermico è più, oltre i quattrromila metri: condizioni mai viste in questa stagione.

Ieri, il giorno del crollo del ghiacciaio, è stata la giornata più calda del 2022, spiega il meteorologo della Provincia di Bolzano Dieter Peterlin. A Bolzano ieri sono stati superati i 37 gradi e alle 21:30 la temperatura era ancora di 32 gradi. Sul Crono del Renon a 2.260 metri sono stati misurati 18 gradi e di notte comunque 9 gradi.

 

comments powered by Disqus