Dolomiti / La tragedia

Marmolada, le nuove ricerche sul ghiacciaio: ritrovata l'undicesima vittima. Ris: identificate tutte le salme, non risultano altri dispersi

Questa mattina, 9 luglio, si è svolta la terza battuta nell'area travolta dalla valanga: sul posto 14 operatori, oltre ai cani da catasfrofe e a due "sentinelle" per monitorare la stabilità del soprastante fronte ghiacciato di Punta Rocca. Le ricerche proseguiranno nei prossimi giorni per individuare altri reperti

CANAZEI. Il terzo giorno di ricerche sulla Marmolada ha consentito il ritrovamento e l'identificazione dell'undicesima vittima della tragedia.

A questo punto, nel giorno dedicato al lutto in val di Fassa (alle 18 la messa per le vittime), sono stati individuati tutti i dispersi.

Nelal conferenza stampa di oggi alle 13 il comandante dei Ris dei carabinieri, Giampietro Lago, ha spiegato che è stato completata I'analisi del dna ai fini dell'identificazione delle undici persone che hanno perso la vita sotto la valanga di domenica scorsa, 3 luglio.

Allo stato attuale, ha sottolineato, non vi sono elementi per dubitare che vi siano altri dispersi. "Non ci sono elementi per dire che ci sono altri morti: le vittime accertate sono 11", ha detto.

"Le salme saranno consegnate solo a ricerche concluse", ha aggiunto Lago. Il colonnello ha precisato che oggi "sono stati ritrovati altri resti e materiale tecnico con grande probabilità riconducibile agli undici morti accertati".

Alle sei vittime già identificate in precedenza si aggiungono i fidanzati Manuela Piran e Gianmarco Gallina, i coniugi Davide Miotti ed Erica Campagnaro e Nicolò Zavatta, 22 anni, che dovrebbe essere la persona ritrovata oggi, in tarda mattinata sotto i detriti di ghiaccio, roccia e fango.

Le sei vittime già note erano la trentina Liliana Bertoldi di Levico, Filippo Bari, Paolo Dani e Tommaso Carollo (tutti veneti) e due turisti della Repubblica Ceca (Pavel Dana e Martin Ouda).

Sette i feriti in ospedale, fra i quali il trentino di Fornace Davide Carnielli, 30 anni, in cura a reviso in terapia intensiva. All'ospedale Santa Chiara di Trento si trovano un ragazzo e una giovane, entrambi di Pergine, che sono fuori pericolo.

Alla conferenza stampa è intervenuto anche il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, che ha comunicato che altri reperti sono stati rinvenuti in mattinasta e ha confermato che le ricerche continueranno finché le autorità competenti lo riterranno necessario.

"Domani - ha precisato Fugatti - le squadre in azione sul ghiacciaio non saranno più una bensì tre, che esamineranno punti diversi dell'area travolta dalla valanga. Tutto, come sempre, nella massima sicurezza".

Stamani poco dopo l'alba le ricerche sono ripartite per il terzo giorno consecutivo via terra, con l'ausilio dei droni. Come ieri, sono stati impegnati 14 specialisti nell'area della valanga, due "sentinelle" sopra a monitorare la stabilità di ciò cre resta del seracco precipitato domenica, nonché due unità cinofile.

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