Facebook e WhatsApp anche nei rifugi: in Alto Adige finanziamenti per la banda larga

Si arriva al rifugio, dopo una lunga, faticosa ma bellissima passeggiata, e cosa si fa? Via gli scarponi, poi un po' di relax, si ordina una bella birra ghiacciata o una tazza di thè caldo a seconda della stagione, e infine si mettono su Facebook le foto dell'escursione o si twittano le prime impressioni sulla gita o si mandano i messaggi WhatsApp ad amici e famiglia.

In Alto Adige queste ultime attività saranno decisamente più facili: la Provincia, infatti, vuole diffondere la banda larga grazie a una serie di finanziamenti ad hoc. E anche in alta montagna, quindi, sarà più facile essere social...

IL COMUNICATO

Diffondere la banda larga su tutto il territorio altoatesino, consentendo così anche alle zone periferiche, in maniera particolare quelle di montagna, di avere accesso a connessioni web ad alta velocità. Si tratta di uno degli obiettivi prioritari della Giunta provinciale per garantire lo sviluppo economico, sociale e culturale dell’Alto Adige, tanto che già nel 2015 era stata prevista la possibilità di concedere ai rifugi alpini dei contributi sino all’80% delle spese sostenute per portare internet veloce in cima alle montagne.

Oggi (9 agosto), la Giunta provinciale ha fatto un ulteriore passo in avanti in questa direzione, approvando le modalità tecniche e le condizioni di finanziamento per la realizzazione delle connessioni a banda larga nei rifugi. “Il riferimento è alle strutture private – precisa il presidente Arno Kompatscher – mentre per quanto riguarda i rifugi di proprietà della Provincia gli interventi riguardanti la banda larga rientrano nell’ambito dei lavori di manutenzione finanziati dalla mano pubblica”. Tra gli interventi ammessi a contribuzioni vi sono i kit satellitari, gruppi di continuità per il controllo della tensione, armadi di dati rack, telefoni cordless, nonché l’installazione e l’attivazione di hot spot per la connessione wireless.

I finanziamenti provinciali possono raggiungere un massimo di 2mila euro, e le domande vanno presentate entro il 31 ottobre 2017 presso l’Area funzionale turismo. “Con questo provvedimento – commentano il presidente Arno Kompatscher e l'assessora Waltraud Deeg – poniamo le basi affinchè i proprietari dei rifugi possano avviare i lavori già nel corso dei prossimi mesi. Offrire una copertura capillare con la banda larga su tutto il territorio significa garantire a tutti pari condizioni in termini di competitività. Ciò vale anche per i rifugi alpini, i quali, non dobbiamo dimenticarlo, hanno un ruolo fondamentale per quanto riguarda non solo l’accoglienza, ma anche la sicurezza in montagna”.

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