Una doppia laurea per aprire un locale innovativo

di Patrizia Todesco

Metti insieme le idee di un ingegnere che si occupa di gestione dei rifiuti e che è sensibile a uno sviluppo sostenibile e alla vendita di prodotti sfusi e quelle di un laureato in giurisprudenza con la passione per la cucina: ciò che ne esce è un locale unico nel suo genere in città. Tre settimane fa in via degli Orbi, a fianco della chiesa di San Pietro, all’interno della Corte del Leone, ha aperto i battenti «Le fil vert», un negozio dove vengono venduti prodotti sfusi, dove vengono tenuti corsi di cucina e dove dalle 11 del mattino alle 23 si possono gustare piatti veloci e salutari.

A gestire il risto-negozio sono Thomas Deavi, 41 anni, e Renzo Armani Filippi, 30 anni, entrambi di Trento. Tutto nel locale è particolare. Innanzitutto l’arredo, realizzato con materiali riciclati.
Ecco che le tavole sono fatte con vecchie porte circondate da sedie una diversa dall’altra. E poi la libreria realizzata con due vecchie scale e il portabicchieri in legno che non è altro che un rastrello per il fieno riutilizzato.
La cucina è aperta, e dunque chi viene a gustare qualche piatto nel locale può vedere anche come vengono cucinati. «Ogni giorno proponiamo tre piatti diversi a seconda dei prodotti che troviamo freschi.
Per questo la chiamiamo la nostra cucina del mercato. Sono piatti prevalentemente vegetariani, anche se la sera usiamo spesso il pesce. Il costo è fisso di 5 euro per il pasto di mezzogiorno, e qualcosa in più la sera (ma mai più di dieci euro) perché utilizziamo materie prime più ricercate e costose», spiegano i due titolari.

La cucina è quella etnica rielaborata però utilizzando i prodotti locali. E così ecco che nel menù del giorno si può trovare farro con salsa di yogurt e melanzane, polpettine di lenticchie, falafel con patate e paprika, farro perlato con zucca, porro e pecorino o ancora gnocchetti sardi con ricotta al limone e pepe solo per fare alcuni esempi. Il tutto sia da mangiare seduti al tavolo che d’asporto.
C’è poi tutta la parte della vendita di prodotti sfusi con farine, paste, risi di ogni tipo.

«Si tratta di prodotti bio che per la maggior parte acquistiamo direttamente dai produttori. Sono gli stessi prodotti che noi utilizziamo in cucina e così la gente che viene e mangia può anche acquistare la materia prima o viceversa», spiega Thomas.

Molto interesse stanno suscitando anche i corsi di cucina. Uno è già stato effettuato e a breve ne sarà realizzato un altro.
«Ora ci stiamo organizzando anche per effettuare consegne a domicilio ovviamente non per singoli piatti ma per quantitativi un po’ più consistenti. L’idea è quella di prodotti dei pasti veloci che però siano nello stesso tempo salutari. Un’idea che finora sembra piacere visto che in tanti in questi giorni sono venuti a farci visita».

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