Montagna / Il caso

Passeggiata sulla Panarotta per rilanciare un turismo diverso e sostenibile

L'iniziativa di numerose associazioni è in programma sabato 27 gennaio per dire stop al modello degli impianti di risalita e puntare su un'economia alternativa per la montagna: "La presenza di tanti escursionisti e famiglie che ogni settimana raggiungono la Panarotta, nonostante gli impianti chiusi, sono la dimostrazione che un turismo alternativo è possibile"

PROSPETTIVE Stop per il secondo anno, poca neve e futuro incerto
ALTERNATIVE La Panarotta? Viva e apprezzata, anche senza impianti

TRENTO. Sabato 27 gennaio una rete di 16 associazioni ha organizzato una manifestazione in Panarotta per contrastare la costruzione di un bacino artificiale e per promuovere un turismo alternativo.

"Anche quest’anno - si legge nella nota che invita all'eveto - il comprensorio della Panarotta resterà chiuso ma nonostante questo la montagna resta viva. La presenza di tanti escursionisti e famiglie che ogni settimana raggiungono la Panarotta, nonostante gli impianti chiusi, sono la dimostrazione che un turismo alternativo è possibile. Anziché essere uno dei tanti comprensori sciistici del Trentino potrebbe diventare una località unica nel suo genere vocata ad attività outdoor in montagna e culturali.

Tuttavia, nonostante l’assessore al turismo della Provincia autonoma di Trento, Roberto Failoni, il 27 giugno scorso abbia definito il comprensorio come una “stazione a fallimento di mercato”, la Provincia intende investire oltre 6 milioni di euro di fondi pubblici per la costruzione di un nuovo bacino artificiale da 20mila mc, nuovo impianto di innevamento e lavori di livellamento delle piste. Questi investimenti pubblici, oltre a non garantire alcuna sostenibilità economica del comprensorio, rischiano di devastare ulteriormente la montagna e di esacerbare il conflitto per l’accaparramento dell’acqua. I bacini artificiali non sono dei semplici “laghetti” ma nascondono grandi impatti ambientali.

L'alternativa esiste e non è l'attuale stato di abbandono e incuria in cui versa la Panarotta. L'alternativa è la cura della montagna da parte dell'intera comunità.

Con questa manifestazione vogliamo unire le voci dei cittadini di tante località montane che stanno vivendo questo sempre più esasperato conflitto tra lo sfruttamento della montagna ad ogni costo a vantaggio di pochi e la salvaguardia della natura e il benessere dei residenti.

Unisciti a noi per chiedere anche in Trentino un turismo diverso, più sostenibile da tutti i punti di vista, più lento ma non per questo meno attrattivo", concludono le associazioni Extinction Rebellion Trentino, Circolo di Trento di Legambiente, ENPA del Trentino, Pan-EPPAA, LAC Trentino Alto Adige/Südtirol, LIPU sezione di Trento, LAV Trentino, Associazione per il WWF Trentino, Italia Nostra - sezione trentina, Mountain Wilderness, Comitato Acque Trentine, Fridays for Future Trento, Associazione per l'Ecologia, Protect Our Winters Italia, Yaku e Ci sarà un bel clima.

Il programma per sabato 27 gennaio prevede il ritrovo alle 10 al parcheggio impianti Panarotta 2000, alle 10.30 partenza verso la cima passando per gli attuali impianti di risalita, alle 12 arrivo in cima e interventi sul tema del turismo invernale e pranzo al sacco, alle 13.30 il ritorno verso il parcheggio.

"La passeggiata (dislivello 260 mt, lunghezza due chilometri) è adatta a tutti, anche ai bambini, ci muoviamo comunque in un ambiente montano dunque ognuno valuti in base alla propria esperienza. Pranzo al sacco in autonomia, ma se si può portare qualcosa da condividere come una bevanda calda è ancora meglio!

La camminata non è impegnativa ma sarà in gran parte su terreno innevato o ghiacciato. Vi invitiamo ad indossare calzature e abbigliamento idoneo ad una giornata in montagna sulla neve. I ramponcini non sono indispensabili ma sono consigliati. Probabilmente si potrà salire anche con gli sci d'alpinismo o con le ciaspole.

È importante ribadire che gli eventuali rifiuti prodotti dovranno essere riportati a casa autonomamente", spiegano ancora gli organizzatori.

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