Turismo / Il caso

Sci e nuove norme, l’assessore Failoni chiama il governo: salviamo il bombardino dall’alcoltest sulle piste

Dal Trentino è partita una lettera al ministro del Turismo Garavaglia: la nuova normativa per lo sci – oltre all’assicurazione obbligatoria – prevede la tolleranza zero sull'alcol, con conseguenti ricadute per gli esercizi commerciali in quota. Così, l’esponente della giunta parte a difesa di baite e rifugi: tutto si gioca sul filo del tasso alcolico, cioè se la soglia sarà fissato proprio a zero oppure a 0,5 come per chi guida l’automobile

LA STAGIONE Le aree montane a rischio zona gialla e arancione: quali incognite sull'inverno?

 

 

 

di Gigi Zoppello

TRENTO. Immaginiamo che l’assessore provinciale al turismo della Provincia Autonoma di Trento, Roberto Failoni, sia preoccupato per la ripartenza della stagione dello sci e degli impianti (d’altronde, è un albergatore della Rendena, e lo sa bene). Ma apprendiamo da fonti romane che c’è una questione ben più grave ed importante che lo vede impegnato ai massimi livelli istituzionali e governativi: la battaglia del bombardino.

Lo aveva annunciato lui pochi giorni fa, rilanciandolo su Facebook: «ho personalmente inviato tre proposte al ministro Garavaglia. La prima, per salvare il cosiddetto bombardino in quota».

Le nostre fonti romane dicono che a palazzo Chigi se la siano passata di ufficio in ufficio, e che ormai la guerra di Failoni per difendere il bombardino sia diventata un cavallo di battaglia.

Ma la faccenda è seria. Serissima. Tanto da riguardare la compagine ministeriale. E Garavaglia è il ministro del Turismo.

Il problema è sempre il decreto legge che dall’1 gennaio introduce nuove norme per le attività sulla neve. Non solo obbligo di assicurazione per gli sciatori in pista, non solo Artva e pala per i ciaspolatori. C’è anche un capitolo che riguarda la possibilità di alcool-test anche sulle piste – adottata per contrastare i troppi incidenti, anche mortali, dovuti a sciatori che avevano bevuto – ma che per Failoni potrebbe penalizzare i locali.

Il problema si gioca sul filo del tasso alcolico. Failoni cioè vuole sapere da Garavaglia se il limite dell’alcoltest in pista sarà fissato a zero, oppure sarà a 0,5 come per chi guida l’automobile.

Non è un dettaglio da poco: se gli sciatori dovranno avere il tasso zero (come i manovratori di macchine operatrici, o gli autisti di autobus e corriere) è chiaro che i rifugi in quota possono anche chiudere baracca. Addio ai banconi bar di neve sulle piste, addio al bombardino con panna ad ogni passaggio, addio alle grappette. Un disastro, insomma.

Failoni ha messo in campo tutto il peso della sua carica istituzionale.

Ora attendiamo che Garavaglia illustri il problema al primo consiglio dei ministri, davanti al premier Mario Draghi. E fra una strategia vaccinale e un decreto di rilancio dell’economia, ci si occupa finalmente del bombardino.

comments powered by Disqus