Gli stranieri che lavorano in Italia producono 127 miliardi di euro di ricchezza, paragonabile al fatturato del gruppo Fiat o al valore aggiunto prodotto dall'industria automobilistica tedesca.

In Trentino Alto Adige i 94.920 stranieri residenti producono 3 miliardi 255 milioni di euro di Pil, pari al 9,3% del valore aggiunto regionale. Sono alcuni dei risultati della ricerca della Fondazione Leone Moressa, che oggi a Roma presenta la sesta edizione del Rapporto annuale sull'economia dell'immigrazione, pubblicato con il contributo della Cgia di Mestre. L'edizione 2016, «L'impatto fiscale dell'immigrazione» si focalizza sul contributo della componente straniera alle casse pubbliche.

Secondo la Fondazione Moressa, gli immigrati pagano ogni anno quasi 11 miliardi di contributi previdenziali e versano 7 miliardi di Irpef. Inoltre, più di 550 mila imprese straniere producono ogni anno 96 miliardi di valore aggiunto. Di contro, la spesa destinata agli immigrati è pari al 2% della spesa pubblica italiana, pari a 15 miliardi. Ma per mantenere i benefici attuali anche nel lungo periodo, sarà necessario aumentare la produttività degli stranieri, non relegandoli a basse professioni.