Nel primo semestre del 2014 scoperti 140 lavoratori in nero

Gli effetti della crisi, con una durata da mettere a rischio una ripresa per l'economia nazionale, si possono leggere nel rapporto Inps 2014 anche per quanto riguarda l'andamento delle cifre erogate a sostegno dei disoccupati. Nel 2013, ha spiegato il direttore regionale dell'Inps Marco Zanotelli, «abbiamo erogato 167 milioni di euro di sostegno alla disoccupazione». Tra le ragioni dell'estensione della spesa per questo particolare tipo di ammortizzatore sociale c'è anche la recente riforma del settore, varata durante il governo Monti e coordinata dall'allora ministro del lavoro Elsa Fornero

di Angelo Conte

Gli effetti della crisi, con una durata da mettere a rischio una ripresa per l'economia nazionale, si possono leggere nel rapporto Inps 2014 anche per quanto riguarda l'andamento delle cifre erogate a sostegno dei disoccupati. Nel 2013, ha spiegato il direttore regionale dell'Inps Marco Zanotelli, «abbiamo erogato 167 milioni di euro di sostegno alla disoccupazione». Tra le ragioni dell'estensione della spesa per questo particolare tipo di ammortizzatore sociale c'è anche la recente riforma del settore, varata durante il governo Monti e coordinata dall'allora ministro del lavoro Elsa Fornero.

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Sono infatti state estese le tipologie di imprese che possono accedere alla mini-Aspi, ovvero a quella che in precedenza era l'indennità di disoccupazione a requisiti ridotti. «Per questo - ha chiarito ancora Zanotelli - si vede un aumento delle domande accolte nella mini-Aspi dalle 8.000 circa del 2012 alle 14.169 dell'anno scorso». In costante crescita, poi, anche le domande accolte relative alla disoccupazione ordinaria che oggi rientra nel regime della nuova Aspi. Nel 2013, per la prima volta dallo scoppio della crisi nel 2008, il numero di domande accolte ha superato nell'anno quota 25.000. L'andamento degli ultimi 5 anni mostra, infatti, una crescita costante dalle 14.825 domande di disoccupazione accolte nel 2008 alle 23.965 del 2011, salite a 24.925 nel 2012 e, ancora, a 25.124 l'anno scorso. Cala, invece, il numero delle domande accolte per la disoccupazione agricola, in sintonia con il fatto che, il settore primario sta facendo segnare, nonostante la crisi, un progresso nel numero delle imprese e dei lavoratori addetti. La fotografia del rapporto 2014 del'Inps conferma tale tendenza anche in Trentino: tra 2008 e 2013, infatti, i dipendenti agricoli sono passati da 6.964 a 8.102 (+16%), e le imprese agricole sono aumentate nello stesso periodo da 3.250 a 3.532 (+8,6%).


Per evitare, poi, che la crisi faccia avanzare pratiche di mancato pagamento dei contributi, l'Inps continua, come in passato, nel controllo delle aziende, scelte in maniera mirata, per andare il più possibile a colpo sicuro con le verifiche. Se nel 2013 sono stati scoperti 360 lavoratori in nero, praticamente uno al giorno, e 406 lavoratori irregolari, per contributi evasi da recuperare pari a 8 milioni 430.000 euro, nel primo semestre di quest'anno il numero di lavoratori in nero scoperti ammonta a 138, con 256 aziende irregolari rispetto alle 320 visitate. I lavoratori irregolari si fermano a 29, mentre tra contributi evasi o non versati completamente e sanzioni, le aziende scoperte fuori regola devono restituire all'Inps oltre 4,3 milioni di euro.


In totale, tra il 2010 e il primo semestre del 2014 compresi, l'Inps di Trento ha scoperto un totale di circa 900 lavoratori in nero, mentre i contributi evasi o non versati in parte sono risultati superiori a 36 milioni di euro. «In molti casi - spiega Zanotelli - i casi di irregolarità riguardano scoperte in regione ma che riguardano ad esempio situazioni nazionali». L'attività di vigilanza dell'Inps ha come corollario il contenzioso giudiziario: nel primo semestre di quest'anno sono state 215 le denunce penali.

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