Tassullo, senza stipendio da due mesi: la protesta

Lavoratori in agitazione per la mancata corresponsione delle retribuzioni. L'azienda, che gestisce due cementifici in val di Non, non stacca gli assegni degli stipendi da due mesi. I sindacati il 10 giugno incontreranno la proprietà per avere certezze. Insomma c'è forte preoccupazione tra i dipendenti della «Tassullo Materiali Spa» che, come detto, non ricevono la busta paga da due mesi e neppure un incontro tra sindacati e proprietà ha sciolto il nodo dei salari

soldi euroTASSULLO - Lavoratori in agitazione per la mancata corresponsione delle retribuzioni. L'azienda, che gestisce due cementifici in val di Non, non stacca gli assegni degli stipendi da due mesi. I sindacati il 10 giugno incontreranno nuovamente la proprietà per avere certezze. Insomma c'è forte preoccupazione tra i dipendenti della «Tassullo Materiali Spa» che, come detto, non ricevono la busta paga da due mesi e neppure un incontro tra sindacati e proprietà ha sciolto il nodo dei salari.

 

«I lavoratori - spiegano i segretari di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil,  Maurizio Zabbeni ,  Fabrizio Bignotti  e  Gianni Tomasi  - sono giustamente allarmati dalla situazione e sono pronti a forme di mobilitazione». I sindacati hanno già chiesto ai vertici di Tassullo indicazioni precise su tempi e modalità della corresponsione delle retribuzioni per gli 80 dipendenti del gruppo che operano negli stabilimenti di Mollaro e Tassullo. «I lavoratori - incalzano Zabbeni, Bignotti e Tomasi - chiedono solo chiarezza e il pieno rispetto degli impegni assunti dall'azienda nei loro confronti. Da parte nostra abbiamo avanzato la proposta di un maggiore coinvolgimento dei dipendenti per migliorare le relazioni industriali e garantire una migliore gestione dei processi produttivi».

 

Per cercare di trovare una soluzione è stato fissato un nuovo incontro tra Tassullo e Fillea, Filca e Feneal che si terrà martedì prossimo a Tassullo. «Confidiamo - concludono i tre segretari generali - che in quell'occasione si giunga ad una soluzione. Se così non sarà, discuteremo con i lavoratori in assemblea su quali azioni intraprendere per sbloccare la situazione. Già il 10 potrebbe esserci un confronto diretto con Odorizzi. Il momento è difficile ma vogliamo capire cosa si può fare e soprattutto avere sane relazioni industriali».

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