Ambiente / Il punto

Acqua, emergenza finita. Resta l’allerta: i bacini sono pieni, ma ad agosto farà caldo

Il ministro Salvini, sulla diga del Vanoi, ha chiarito che «Il ministero ha pubblicato un avviso per opere nel settore idrico, sta raccogliendo le proposte di intervento di medio periodo presentate dalle Regioni. La diga del Vanoi sarà valutata nell'ambito di tale procedimento»

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di Chiara Zomer

TRENTO. Ormai si va da un'emergenza all'altra, ma il maltempo di questi giorni ha, per lo meno, risolto il problema della siccità. I bacini sono pieni, l'Adige è carico abbastanza da non impensierire né l'agricoltura né i rodigini e il loro acquedotto. Lo si poteva immaginare, lo si è "certificato", in qualche modo, nell'ultima riunione dell'Osservatorio permanente dell'Autorità di bacino distrettuale delle Alpi orientali. Che tuttavia non ha archiviato il problema.

Resta uno stato di severità basso, dovuto soprattutto a due dettagli: l'acqua che scorre in Adige è dovuta essenzialmente a pioggia, e quindi come è scesa, in poco tempo se ne scorre via. E le previsioni meteo sul lungo periodo non possono essere precise, ma la tendenza su agosto è chiara: le temperature rimarranno molto alte. Da qui la scelta di non eliminare completamente lo stato d'allerta. Al di là della situazione contingente, comunque, resta la necessità di immaginare investimenti sul lungo periodo.

Ne ha parlato giovedì 20 luglio l'assessore all'Ambiente Mario Tonina, che ha confermato come «il presidente Maurizio Fugatti sta lavorando con il ministro Raffaele Fitto per trovare le risorse», mentre il ministro Matteo Salvini in parlamento rispondendo ad un'interrogazione, ha chiarito come siano stati stanziati 22 milioni di euro per la desalinizzazione dell'Adige. E ha fatto un passaggio sulla contestatissima diga del Vanoi, passaggio per altro piuttosto interlocutorio.

Con ordine. Tonina sembra tirare un sospiro di sollievo quando annuncia: «Direi che per quest'anno siamo a posto, i bacini sono tornati pieni abbastanza, l'Adige è alto e soprattutto, siamo a fine luglio. Le esigenze dell'agricoltura sono in gran parte state soddisfatte. Il commissario per la siccità nemmeno l'abbiamo visto, da quando è stato nominato ha piovuto. Ma questo non significa che dimentichiamo la necessità di proseguire con gli investimenti». Pe ora si gode la vista dell'Adige bello pieno.

A ponte di San Lorenzo giovedì si poteva misurare una portata di 288 metri cubi al secondo. «Già sopra i 180 mc/s possiamo stare tranquilli - spiega Laura Boschini la dirigente del servizio per le risorse idriche e l'energia - tra 140 e 180 si deve vigilare, sotto i 140 possono esserci dei problemi all'acquedotto d Rovigo. Quindi questo è un buon momento. Ma l'osservatorio non ha eliminato l'allerta e resta lo stato di severità, pur essendo basso, perché l'acqua che abbiamo ora viene tutta dalla pioggia, non abbiamo riserve. E soprattutto, ci aspetta un agosto con le temperature alte come in questi giorni».

Impossibile, per ora, dire qualcosa sulle eventuali precipitazioni: «Le previsioni meteo al momento non ne vedono, superati questi giorni. Ma è presto, l'unica tendenza che viene evidenziata è la conferma delle elevate temperature. Ecco perché è confermato lo stato di severità idrica, pur basso».

Se l'orizzonte è più roseo di quel che appariva un mese fa, nulla è cambiato sul medio termine. Resta necessario fare investimenti. E su questo giovedì il ministro Salvini ha fatto il punto, chiarendo, per quel che riguarda l'Adige, che sono stati stanziati 22 milioni di euro per lo sbarramento antisale alla foce. E sulla diga del Vanoi ha chiarito che «Il ministero ha pubblicato un avviso per opere nel settore idrico, sta raccogliendo le proposte di intervento di medio periodo presentate dalle Regioni. La diga del Vanoi sarà valutata nell'ambito di tale procedimento». Una risposta che non ha soddisfatto Aurora Florida, deputata di Sinistra Italiana, che aveva presentato un question time al ministro: «Assurdo che si parli di quest'opera». 

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