Provincia / Il caso

Minacce di morte a Fugatti: caccia al responsabile: al setaccio le immagini della videosorveglianza

Le scritte sono comparse martedì a Povo, sulle strisce pedonali: la questura ha acquisito le immagini: in zona ci sono locali della Fbk e dell'Universitaria, dunque le telecamere sono parecchie

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TRENTO. Dopo le ennesime minacce all'indirizzo del presidente della Provincia Maurizio Fugatti, gli uomini della Digos sono al lavoro per cercare di risalire ai responsabili.

L'altroieri a Povo all'altezza di un attraversamento pedonale erano comparse scritte inquietanti sulle strisce: «Uccidi Fugatti - No Tav», con tanto di stella e sigla Br a richiamare le atmosfere drammatiche e tese degli Anni di Piombo.

Già dal pomeriggio di martedì la questura ha acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti lungo via Valoni e nei dintorni: la strada dove sorge il passaggio pedonale scelto per lasciare le scritte intimidatorie si trova nei pressi dalle strutture della Fondazione Kessler e della facoltà universitaria e gli impianti di videosorveglianza non mancano.

Stando alle prime indiscrezioni, sarebbe già stato acquisito un filmato in cui si vede un uomo, da solo, mentre con il volto nascosto da un cappellino e una bomboletta spray tra le mani lascia le scritte sull'asfalto.

Ora si stanno passando al setaccio le registrazioni di altre telecamere in modo da poter capire se nei pressi si trovassero altre persone o se l'uomo abbia agito da solo. Sarà inoltre importante capire da dove sia giunto e in che direzione si sia allontanato, per cercare di acquisire altri elementi utili alla sua identificazione, come ad esempio numeri di targa di vetture o altri dettagli che possano renderlo riconoscibile.

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