Provincia / Il caso

Fugatti: "La busta con il proiettile? Sono tranquillo e proseguirò il mio lavoro come sempre"

Dopo l'atto intimidatorio, il numero uno della giunta si dice sereno: "Ritengo che episodi come questo non meritino altri commenti. Ringrazio dei moltissimi attestati di solidarietà che sto ricevendo in queste ore". Un precedente con minacce no vax si registrò nel gennaio 2022

IL GIALLO Un proiettile indirizzato a Fugatti, indagini in corso
SINDACATI La solidarietà dei sindacati al presidente della Provincia
ANIMALISTI Anche dall'Enpa condanna del gesto e solidarietà a Fugatti
IL PRECEDENTE Messaggio no vax con un proiettile indirizzato a Fugatti

TRENTO. "Ringrazio anzitutto per i moltissimi attestati di solidarietà che sto ricevendo in queste ore. La prima cosa che mi sento di dire è che sono tranquillo e che proseguirò il mio lavoro come sempre ho fatto".

Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, interviene con una nota in relazione all'atto intimidatorio rivolto alla sua persona, un gesto al quale sono seguiti innumerevoli messaggi di solidarietà al numero uno di piazza Dante.

"Ritengo - dice Fugatti - che episodi come questo non meritino altri commenti. Tengo piuttosto a restituire con gratitudine l'attenzione e la sensibilità che mi arriva da più parti e a ringraziare a mia volta le forze dell'ordine e la magistratura per il lavoro che stanno facendo. A tutti voglio dire che non saranno certo le minacce a farmi vacillare di fronte agli impegni che mi sono preso con la comunità trentina".

Piena solidarietà al presidente della Provincia Maurizio Fugatti arriva da molte voci del mondo politico, come quella del sindaco di Trento, Franco Ianeselli: "Sono vicino al presidente a cui esprimo la mia personale solidarietà e quella di tutta la giunta comunale. Le minacce a Fugatti sono un'azione grave, un attacco non solo alla sua persona ma anche alle nostre istituzioni. Perché chi evoca la violenza ci fa tornare indietro a periodi bui della nostra storia e si mette sempre e comunque dalla parte del torto. Va dunque condannato in modo fermo e unanime".

La busta contenente un proiettile calibro 7,65 era stata stata intercettata di primo mattino al centro di smistamento delle Poste a Trento nord: è intervenuta la polizia postale, sul fatto ora sono in corso le indagini da parte della questura.

Il proiettile (nella foto della polizia di Stato) era accompagnato da un messaggio minatorio, scritto in stampatello e anonimo, nel quale si minacciavano anche i familiari del presidente, in particolare i figli.

Nel gennaio 2022 Fugatti fu destinatario di un altro messaggio di minacce, in quel caso veniva esplicitata la matrice no vax del gesto intimidatorio.

Solidarietà a Fugatti anche dal sindaco di Rovereto, e candidato presidente del centrosinistra alle prossime provinciali, Francesco Valduga.

Il Partito democratico del Trentino esprime in una nota la sua solidarietà, "per l'atto vile e intimidatorio subito oggi. Condanniamo categoricamente ogni forma di violenza e minaccia, in quanto tali azioni costituiscono una palese attacco alla democrazia stessa. L'intimidazione non deve trovare alcuno spazio nella vita politica, per quanto aspro possa essere il confronto e per quanto lontane possano essere le posizioni. Nessuno dovrebbe sentirsi minacciato o messo a rischio per le proprie idee o per il ruolo istituzionale che ricopre. È responsabilità di tutti noi, come cittadini e come partiti politici, promuovere un clima di rispetto, dialogo e coesione sociale".

Il partito democratico del Trentino, prosegue la nota firmata da concludono Alessandro Dal Ri e Arianna Miorandi, "chiede alle autorità competenti il massimo impegno affinché vengano individuati e puniti i responsabili di questo gesto. Ricordiamo, inoltre, a tutti che la democrazia è fondata sulla libertà di espressione e sul confronto civile, e invitiamo tutti i cittadini a partecipare attivamente al dibattito politico, promuovendo l'inclusione, il rispetto reciproco e la salvaguardia dei valori democratici".

Interviene anche il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, concludendo nella sede della Provincia autonoma di Trento la quinta tappa di Facciamo semplice l'Italia: "Esprimo solidarietà al presidente Fugatti per l'intollerabile atto intimidatorio nei suoi confronti. Sono vicino al presidente Fugatti ed auspico che le indagini individuino al più presto l'autore di un gesto tanto ignobile",.

Anche dal presidente del Senato, Ignazio La Russa, solidarietà a Fugatti: "Sono inquietanti e da non sottovalutare le minacce indirizzate al presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, e alla sua famiglia. Si tratta di un gesto grave e vile e per il quale spero gli inquirenti facciano presto luce. Al presidente Fugatti la mia solidarietà".

Vicinanza a Fugatti espressa, fra gli altri, anche dalla senatrice Michaela Biancofiore, presidente del gruppo Civici d'Italia, Noi moderati, Coraggio Italia, Udc, Maie. "Sono e resto convinta - scrive - che violenza richiami violenza. L'assurdo gesto intimidatorio rivolto al nostro presidente Fugatti segue un'escalation di parole pericolose, di gesti, di dichiarazioni non ponderate che stanno caratterizzando la Provincia autonoma di Trento e la politica ha il dovere di abbassare i toni prima che la situazione sfugga al controllo. Il gesto di un folle sedicente 'lupo solitario', speriamo resti appunto solitario e che le forze dell'ordine lo consegnino al più presto alla giustizia.

A tutti noi politici, ai sindaci in prima linea e in particolare a noi donne, sono capitati gesti gravi e spiacevoli che non vanno sottovalutati ma che non devono rendere protagonisti gli aggressori, che proprio la notorietà cercano. Mi stringo umanamente accanto al presidente Fugatti e alla sua famiglia, certa che continuerà nella sua azione politica e amministrativa senza farsi intimidire".

Il segretario del Patt, Simone Marchiori, scrive: "L'ennesimo episodio in cui si è costretti a intervenire per il venir meno dei più elementari presupposti democratici e di rispetto delle persone. L'ennesima volta in cui ci troviamo costretti a ribadire che si è passato il limite, che va riportato il dibattito sotto i livelli di guardia. Ma questa volta si è davvero esagerato.

Il fantomatico "lupo solitario" che ha inviato a Fugatti il proiettile, ha non solo minacciato di morte il presidente, ma ha anche tirato in ballo la sua famiglia. Tutto ciò è inaccettabile per chi si mette al servizio delle istituzioni ma anche per i semplici cittadini. Si possono avere idee e posizioni diverse ma esistono le elezioni per esprimere dissenso e apprezzamento, per promuovere o bocciare politici e partiti. Questo è stabilito nel primo articolo della Costituzione: chi, nel nome delle proprie idee, viene meno a questo pilastro fondamentale della democrazia e arriva alla minaccia dell'uso della violenza va fermato prima che sia troppo tardi. Al Presidente Fugatti la solidarietà mia personale e di tutti gli autonomisti trentini".

La vicinanza della Cooperazione è manifestata dal presidente della Federazione, Roberto Simoni: "Grave e preoccupante l'episodio nuovamente ripetuto dell'invio di una busta contenente un proiettile indirizzata al presidente della Provincia autonoma Maurizio Fugatti.

Tali espressioni estremistiche prefigurano scenari che nulla hanno a che fare con l'espressione di un pensiero libero e democratico che dovrebbe caratterizzare la convivenza civile prima ancora che il dibattito politico di una comunità. Quando il confronto pubblico trascende nella minaccia ai rappresentanti delle istituzioni - per di più reiterata - fino a prefigurare un rischio alla loro stessa incolumità personale, è la tenuta sociale delle nostre comunità ad essere messa a rischio.

Per questo motivo occorre che tutte le componenti democratiche della società si adoperino per proteggere le istituzioni da attacchi che tendono ad indebolirle. Al presidente Fugatti va tutta la solidarietà e vicinanza della Cooperazione trentina, auspicando un pronto ripristino delle condizioni di normalità e serenità che devono caratterizzare sempre il dialogo tra gli amministratori pubblici e i cittadini".

Per parte sua, il presidente di Confindustria Trento, Fausto Manzana, esprime la ferma condanna degli industriali per l'ennesima intimidazione indirizzata al presidente Fugatti. "È vergognoso - ha dichiarato Manzana - che vi sia ancora oggi chi è in grado di manifestare il proprio dissenso solo con violenta ferocia. Le minacce di morte a un uomo e a un rappresentante delle istituzioni, e con lui alla sua famiglia e ai suoi bambini, riportano alla memoria tempi bui che speravamo di avere alle spalle".

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