Fauna / Il caso

«JJ4 è ancora con i cuccioli e non va abbattuta: la Provincia attivi altre misure di prevenzione»

Dopo le pesanti esternazioni del presidente Fugatti, intervengoo Oipa e Aidaa per ribadire il no all'ordinanza di uccisione dell'orsa e di altri esemplari ritenuti da piazza Dante «problematici» o «confidenti». Rilanciate l'accusa di aver disinvestito sul progetto Life Ursus e la richiesta di un salto di qualità sia nel monitoraggio degli orsi sia nelle comunicazioni e nei divieti

LA SVOLTA L’Ispra ha dato il via libera all’abbattimento dell’orso MJ5
POLITICI Orsi: Dellai voleva «rispedirli», Rossi e Fugatti «ridurli»

TRENTO. Prime reazioni delle associazioni agli annunci e alle dichiarazioni fatte questa mattina dal presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, su orsi da abbattere, sentenze che hanno bloccato le vecchie ordinanze, i governi precedenti, gli animalisti che creano problemi eccetera.

Sullo sfondo, resta il dolore per il tragico episodio di Caldes, in cui ha perso la vita il giovane Andrea Papi, 26 anni, che stava correndo in discesa lungo una strada forestale, colpito da un orso in un improvviso incontro ravvicinato.

Ancora una volta dal mondo ecologista arrivano critiche severe all'atteggiamento della Provincia, cui da anni si rimprovera di avere disinvestito sul progetto Life Ursus e di non aver messo in atto azioni necessarie per garantire una convivenza serena fra i lupi e le comunità umane. e oggi si rincara la dose anche sul tasto della mancata autocritica.

Oggi pomeriggio, 14 aprile, l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) ha replicato alle prese di posizione espresse da piazza Dante sia per voce del presidente Fugatti sia dall'assessora Giulia Zanotelli, così come dal numero uno della protezione civile, Raffaele De Col, e dal dirigente del Servizio foreste e fauna, Giovanni Giovannini, .

«Fugatti contro tutti. Questo - scrive l'Oipa in un comunicato stampa - è quel che è emerso dalla conferenza stampa di stamattina convocata dal presidente della Provincia autonoma di Trento, che ha condannato a morte tre orsi, MJ5, JJ4 ed M62, colpevoli di fare gli orsi.

Fugatti e l’assessore Zanotelli hanno puntato il dito su Ispra e sull’ex ministro dell’ambiente Sergio Costa entrambi, a loro dire, responsabili l’uno del mancato abbattimento di JJ4 non avendo mai dato parere favorevole negli scorsi anni, l’altro della presentazione di un ricorso pro-orso contro la sua ordinanza di uccisione».

E l'organizzazione richiama appunto questa decisione per passare al contrattacco: «È gravissima poi l’affermazione di volere uccidere una madre con cuccioli al seguito, come anche attestato dallo zoologo Filippo Zibordi, che si occupa da oltre 20 anni degli orsi trentini. Un’uccisione che andrebbe contro i dettami del Pacobace che non consente l’abbattimento di orse con cuccioli».

L'Oipa critica anche l'intenzione della Provincia di rimuovere anche orsi ritenuti troppo confidenti, «come M62 che non ha neppure mai attaccato l’uomo, ma Fugatti ha detto non ha avuto atti aggressivi ma confidenti con i centri abitati, quindi mi aspetto un parere favorevole dell’Ispra».

L’Oipa torna dunque a chiedere un diverso approccio della Provincia nei confronti della fauna selvatica che ospita il suo territorio.

«Non è questo il modo di tutelare la biodiversità e la vita degli animali, oggi sotto la tutela dell’articolo 9 della Costituzione», dichiara il presidente dell’associazione, Massimo Comparotto.

«Auspichiamo prosegue - una gestione più oculata del progetto Life Ursus, che ormai appare come fallimentare. Ripetiamo: occorre un migliore monitoraggio, possibilmente in tempo reale, una maggiore informazione alla popolazione, residente e non, un’efficace prevenzione a tutela delle attività, rispetto per la vita animale, l’applicazione di protocolli sperimentati altrove con successo, come per esempio nel Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise».

Insomma le consuete solleccitazioni, ribadite ormai da anni, comprese le ipotesi di limitaree temporaneamente i movimenti umani nelle aree sensibili e di creare, confrontandosi con le altre istituzioni, corridoi ecologici che favoriscano la dispersione naturale di una parte degli orsi del Brenta.

Interviene contro le posizioni espresse dalla Provincia anche l'Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa), che informa di aver ha inviato una lettera al ministero dell'Ambiente con la quale chiede al ministro Gilberto Pichetto Fratin di sospendere l'abbattimento dell'orsa JJ4 e degli altri orsi definiti problematici e di aprire un tavolo di confronto con gli esperti.

«Abbiamo inviato una lettera al ministro Fratin per chiedere l'immediato congelamento dei provvedimenti di abbattimento degli orsi firmati dal presidente della Provincia di Trento, perché, a quanto pare, Jj4 starebbe accudendo cuccioli partoriti ad inizio del 2022», scrivono gli animalisti in una nota, auspicando la convocazione di un tavolo tecnico che «abbia lo scopo, non solo di salvare gli orsi, ma anche di realizzare programmi per educare alla convivenza tra uomo e animmali selvatici».

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