Pandemia / Le regole

Trasporti, sì alla linea trentina: per gli studenti bastano green pass base e mascherina Ffp2

Fino al 10 febbraio la provincia, così come Bolzano, godrà della deroga accordata anche alle isole minori sulle nuove norme in vigore da domani, 10 gennaio. Inoltre, per quanto riguarda i soli scuolabus è prevista un'eccezione: anche gli over 12 per salirci dovranno solo indossare la mascherina Ffp2

IL CONFRONTO Il Trentino non applica le regole nazionali sulla scuola e i trasporti
LE NORME Obbligo di vaccino e di super green pass per over 50: tempi e sanzioni
IL CASO "Impossibile prenotare al Cup il tampone per uscire dall'isolamento"

IL RACCONTO "Test falso negativo e covid in famiglia: nonno compreso"
ROVERETO "Costretti 21 giorni di quarantena, ma è un errore"

TRENTO. Da domani, 10 gennaio, e fino al 10 febbraio per l'accesso ai mezzi pubblici per lo spostamento "da e per " le isole minori e nelle province di Trento e Bolzano sarà sufficiente il green pass base e non quello rafforzato.

Questi contenuti di un'ordinanza del ministero della salute, adottata su proposta del ministero dei trasporti, accolgono, dunque, anche la linea delle due Province autonome che chiedono tempo prima di applicare il giro di vite previsto dal governo, con l'obbligo per i viaggiatori di certificazione ottenuta con vaccino o guarigione.

L'ordinanza stabilisce, inoltre, che il trasporto scolastico dedicato non è equiparato al trasporto pubblico locale in merito alla disciplina delle certificazioni verdi covid-19 ed è accessibile fino al 10 febbraio agli studenti anche sopra i 12 anni con solo obbligo di mascherina Ffp2.

Nel dettaglio il provvedimento prevede il pass base per "l'accesso e l'utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico per gli spostamenti da e per le isole minori e della Laguna di Venezia, così come per Trento e Bolzano, per documentati motivi di salute e di frequenza, per gli studenti di età pari o superiore ai 12 anni, dei corsi di scuola primaria, secondaria di primo grado e di secondo grado", "fermo restando l'obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2". 

Il ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini spiega che "Il governo, decidendo di posticipare l'adozione del green pass rafforzato per l'accesso al trasporto pubblico per le isole e per i trasporti scolastici dedicati, risponde così alle richieste dei territori e conferma la priorità assegnata alla scuola in questo momento di recrudescenza dei contagi".

Dal canto suo il governatore del Veneto, Luca Zaia, esprime soddisfazione parlando di "buona notizia per numerose famiglie veneziane". "Grazie a questa presa di posizione, che risponde ad una richiesta di buon senso", ha aggiunto Zaia.

Per parte sua, il minisgtero dell'istruzione ha diffuso una nota sulle misure da adottare a scuola.

Si tratta di una nota operativa inviata alle scuole, che sintetizza le principali indicazioni per gestire i casi di positività, fornendo alcuni chiarimenti:

NIDI E SCUOLE DELL'INFANZIA. Da 0 ai 6 anni, con "un caso di positività", si sospende l'attività didattica della classe per 10 giorni, con quarantena di pari durata e test di uscita, molecolare o antigenico, negativo.

ELEMENTARI - Con "un solo caso di positività nella classe", gli alunni restano in presenza ma "si raccomanda di consumare il pasto ad una distanza interpersonale di almeno 2 metri".

In questo caso è prevista la "sorveglianza con test antigienico rapido o molecolare da svolgersi prima possibile dal momento in cui si è stati informati del caso di positività e da ripetersi dopo cinque giorni".

Sempre alle elementari, "in presenza di almeno due casi positivi", si sospende l'attività in presenza e si applica la didattica a distanza per la durata di 10 giorni con quarantena di pari durata e test in uscita.

MEDIE E SUPERIORI - Alle medie e superiori, in presenza di un caso di positività nella classe, la didattica prosegue in presenza, con l'obbligo di indossare mascherine Fffp almeno per 10 giorni, ma "si raccomanda di non consumare pasti a scuola a meno che non possa essere mantenuta una distanza interpersonale di almeno due metri". Dai due positivi in classe in poi "le misure previste sono differenziate in funzione dello stato vaccinale".

Diversamente da quanto prevede la Provincia autonoma di Trento, il ministero indica poi che gli alunni che non abbiano concluso il ciclo vaccinale primario, che lo abbiano concluso da più di 120 giorni, che siano guariti da più di 120 giorni e ai quali non sia stata somministrata la dose di richiamo, andranno in Dad per 10 giorni (con quarantena della durata di 10 giorni e test di uscita negativo per rientrare).

Gli studenti che hanno concluso il ciclo vaccinale primario, che siano guariti da meno di 120 giorni o che abbiano ricevuto la dose di richiamo, potranno proseguire in presenza con l'obbligo di indossare Ffp2 per almeno 10 giorni.

Anche in questo caso "si raccomanda di non consumare pasti a scuola a meno che non possa essere mantenuta una distanza interpersonale di almeno due metri". La misura sanitaria è "l'auto-sorveglianza".

In questo caso il Miur precisa che "alla luce della nuova normativa, i requisiti per poter frequentare in presenza devono essere dimostrati dall'alunno interessato" e che "l'istituzione scolastica, per effetto dell'intervento legislativo, è abilitata a prendere conoscenza dello stato vaccinale degli studenti in questo specifico caso". Sempre alle medie e alle superiori con almeno 3 casi di positività in classe è sospesa l'attività in presenza e si applica la didattica a distanza per 10 giorni.

 

comments powered by Disqus