Agricoltura di montagna Agevolazioni in arrivo

L’autonomista Panizza con Berger e Schullian (Svp): «Con la legge di bilancio ripristino della tassa di registro fissa per i contadini non professionali»

La legge di Bilancio tende la mano ai contadini di montagna. «Siamo contenti che il testo che approveremo includa una serie di misure sul settore agricolo che più volte abbiamo sollecitato e su cui abbiamo lavorato in tutti questi anni, attraverso emendamenti e anche con alcuni ordini del giorno approvati» dice il senatore Franco Panizza, segretario politico del Patt, assieme ai parlamentari Svp Hans Berger e Manfred Schullian.

Tutti si dicono soddisfatti per il ripristino della tassa di registro fissa per gli agricoltori non professionali. «Parliamo dell’esenzione dell’Irpef per il triennio 2017-2019 per i redditi dominicali e agrari dei coltivatori diretti professionali, dell’esonero contributivo triennale sia per i giovani agricoltori professionali iscritti alla previdenza agricola dal 2016 o dal 2017, che per le giovani aziende dei territori di montagna e delle aree svantaggiate - spiega Panizza - L’emendamento alla Camera dell’ononorevole Schullian, che ripristina le agevolazioni tributarie per gli agricoltori non professionali di montagna, ci soddisfa in modo particolare perché, in più occasioni, abbiamo chiesto al Governo di rivedere il decreto Monti che eliminava le agevolazioni ai coltivatori diretti per l’arrotondamento della piccola proprietà contadina».

E ancora: «Ci siamo riusciti fin dal 2014 per gli agricoltori professionali, ma non eravamo ancora riusciti a ripristinare l’agevolazione per gli agricoltori part-time delle zone di montagna. Con la legge di Bilancio sarà quindi ripristinata, anche per questi ultimi, l’imposta di registro ed ipotecaria in misura fissa e l’esenzione dalle imposte catastali».

In un contesto di produzione agricola su particelle fondiarie troppo piccole per garantire un’attività a tempo pieno, queste misure - si dice - potrebbero dare un aiuto nel contrastare l’abbandono dei terreni coltivati.

«Siamo anche soddisfatti per il riconoscimento del credito d’imposta per il periodo 2017-2018 per la riqualificazione delle strutture ricettivo-turistiche, esteso anche al settore agrituristico - prosegue Panizza - norma particolarmente importante soprattutto per un territorio come il nostro in cui il turismo riveste un’importanza fondamentale».

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