Perché l'escursionista sottovaluta il rischio valanghe: un convegno

Un recente studio, voluto dall'Accademia della montagna del Trentino in un progetto pluriennale sul rischio valanghe che ha coinvolto le università di Trento, Padova e Verona e la Fondazione Bruno Kessler, ha evidenziato due importanti errori cognitivi rilevabili nel comportamento di quanti decidono di esporsi a situazioni pericolose: «la cosiddetta Overconfidence , cioè la convinzione di sapere più di quanto effettivamente si sappia - spiega l'Accademia - e l'attitudine al Risk Taking , la propensione a mettere in atto comportamenti rischiosi».

Nel primo caso, a detta dei ricercatori, l'errore sarebbe imperniato sull'illusione di poter tenere sotto controllo eventi del tutto accidentali, con un eccesso di sicurezza e la pretesa di una conoscenza approfondita dell'ambiente montano. Nel secondo, l'errore sarebbe dovuto alla sottovalutazione della probabilità che si possa incorrere in eventi negativi, ma anche alla propensione individuale a mettere in atto comportamenti a rischio. Secondo la ricerca, più del 70% degli escursionisti della montagna invernale risulta essere «overconfident».

Come rimediare? È sufficiente una svolta nella comunicazione e nell'informazione o servono altri strumenti? Come operare? Per illustrare la ricerca e cercare una risposta a queste e a molte altre domande, a Trento, martedì 2 dicembre, l'Accademia ha organizzato un convegno internazionale con alcuni noti studiosi dei fenomeni valanghivi (tra cui Werner Munter, considerato un'autorità), psicologi cognitivisti, filosofi, alpinisti di fama, tecnici del Soccorso alpino e dell'Aineva, meteorologi, guide alpine e istruttori di scialpinismo.

«Matti per la neve. La percezione e la prevenzione del pericolo da valanga» si terrà martedì prossimo a Trento Fiere, in via Briamasco 2, a partire dalle ore 9.

Fra i temi affrontati, gli errori cognitivi nella valutazione del rischio valanghe, il problema psicologico dell'errore cognitivo, il pericolo, il rischio e la cultura del limite, la libertà di rischiare, informazione e comunicazione, previsioni meteo,sottovalutazione del rischio, Werner-Munter-web, bollettino valanghe, incidenti da valanga (dati e casi più ricorrenti), il portale della neve mysnowmaps.com, la App Nivolab per la valutazione ambientale del rischio, i materiali per la prevenzione e la ricerca dei travolti, il punto dei professionisti sulla percezione del rischio, la responsabilità giuridica in caso di incidente.

Dopo i saluti delle autorità e degli organizzatori, dalle 9.30 alle 10 verrà presentata la ricerca su «Gli errori cognitivi nella valutazione del rischio valanghe» (Paolo Tosi, Enrico Rettore ); dalle 10 alle 10.20 «Il problema psicologico dell'errore cognitivo» ( Nicolao Bonini, Lucia Savadori ), dalle 10.20 alle 10.40 «Il pericolo, il rischio e la cultura del limite» ( Alessandro Gogna ), dalle 10.40 alle 11 «Il rischio è anche pericolo?» (Cristian Arnoldi ), dalle 11.20 alle 11.40 «La libertà di rischiare» ( Filippo Gamba ), dalle 11.40 alle 12.10 «Problemi di informazione e comunicazione, Il comportamento avventato non dipende forse anche da cattiva informazione?» ( Leonardo Bizzaro, Andrea Selva ), dalle 12.10 alle 12.30«Le previsioni meteo sono affidabili?» (Luca Mercalli ), dalle 14 alle 15 «La sottovalutazione del rischio» (Werner Munter ), dalle 15 alle 15.40«Informazione e prevenzione: il bollettino Valanghe» ( Gianluca Tognoni, Igor Chiambretti ) e «Incidenti da valanga» Mauro Valt ), dalle 15.40 alle 16 «Casi ricorrenti» (Rudi Mair, Patrick Nairz ), dalle 16 alle 16.20 «Il portale della neve: mysnowmaps.com» (Matteo Dall'Amico ), dalle 16.20 alle 16.40 «Nivolab una App per la valutazione ambientale del rischio»( Maurizio Lutzenberger, Lorenzo Jachelini ), dalle 16.40 alle 17 «I materiali per la prevenzione e la ricerca dei travolti» (Soccorso alpino), dalle 17 alle 17.20 «Il punto dei professionisti sulla percezione del rischio»( Martino Peterlongo, Cesare Cesa Bianchi ), dalle 17.20 alle 17.40 «La responsabilità giuridica in caso di incidente» (Carlo Ancona ); alle 17.40 le considerazioni finali.

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