Caro Fugatti, proviamoci anche noi: screening di massa in Trentino

Caro presidente Fugatti, posso farle una proposta? Ora che i medici l’hanno finalmente liberata, adesso che è nuovamente nel magico ma purtroppo sempre precario mondo dei negativi, perché non osa spingersi fino a Bolzano per mettersi accanto a chi - con mascherina e rispettando le distanze - è in coda davanti alle scuole per il grande screening di massa organizzato dal suo collega Kompatscher? Percepirà un clima nuovo. C’è sempre chi si lamenta ...

Quando l'autonomia
 gioca col fuoco

Le fughe in avanti, gli strappi, le marce indietro, i tentennamenti e le varie ordinanze (non esattamente la fotografia di un'autonomia con le idee chiare) colpiscono. Ma sorprende soprattutto una cosa: ancora una volta Trento e Bolzano hanno perso un'occasione preziosa per muoversi insieme. Se i due territori si fossero mossi all'unisono, magari strizzando prima l'occhio al presidente Conte e al ministro Boccia, si sarebbe potuta rilanciare l'idea ...

Prigionieri della solitudine

Non arriva la chiamata delle 8. Forse chiamerà dopo, anche se di solito è impaziente. Silenzio. Distanza. Assenza. Allora ci si vede, penso. Ma ai tempi del covid - se sei ricoverato - non ci si può vedere. Non può che essere così, ma la violenza dell’assenza è uno schiaffo alle belle abitudini, ad anni di scontri o di tenerezza, alla consuetudine di uno sguardo, di una carezza, di una impercettibile sintonia. Noi italiani siamo così: fisici, concreti. ...

Formare una giunta questa sì che è una sfida

Ci sono molti modi per costruire una giunta. C’è ad esempio il mitico manuale Cencelli. Il perfetto breviario della spartizione: un metodo inventato nel lontano 1967 dall’altrimenti anonimo funzionario democristiano Massimiliano Cencelli. Grazie al “manuale”, le percentuali raccolte dai partiti diventano sostanzialmente quote - da correggere con il peso specifico del singolo assessorato o ministero - per attribuire le deleghe. C’è poi l’elezione ...

Costruire il futuro andando a votare

Considero fondamentali due cose, nello straordinario gioco della democrazia chiamato voto. La prima è semplice, anche se per ragioni diverse va sempre meno di moda: votare. Sì, ritengo indispensabile votare sempre. Perché non c'è altro modo per contare e per contarsi. Per pesare. Per scegliere. Anche per evitare che altri scelgano al nostro posto. Votare significa dare un senso alle battaglie di chi ci ha preceduto. Vuol dire riempire di contenuti ...