Fusioni, niente quorum per Tesero e Panchià e per Cavalese e Castello-Molina di Fiemme

Il blog: frenata al Trentino che cambia

È stata una domenica di bocciature pesanti, quella del voto per le nuove fusioni tra comuni in Trentino: dalle urne - con i cittadini che avrebbero dovuto «benedire» la riduzione di 33 municipalità ad 11 nuove realtà comunali - è arrivato lo stop a ben 7 progetti, con un secco no alla svolta giunto da centri importanti tramite il macato raggiungimento del quorum ma anche uno stop alle aggregazioni arrivate a furor di popolo, con vittorie del fronte del «no». Niente fusione (per mancato raggiungimento del quorum) tra Dro e Drena, e così anche tra Cavalese e Castello Molina e pure tra Tesero e Panchià, ma anche tra Sfruz e Predaia, con quest’ultimo comune, già esso stesso nato da precedente fusione, freddo (quorum fermo al 33%) di fronte all’entusiasmo (81%) dei vicini per la possibile aggregazione.

IL BLOG: UNA FRENATA AL TRENTINO CHE CAMBIA

Affluenza massiccia, invece, ma per dire no alle fusioni, nelle valli del Noce: un vero affronto a Ugo Rossi e Carlo Daldoss. Fusioni bocciate a Croviana (saltata l’aggregazione solandra con Malé e Caldes, aperta anche a Cavizzana e Terzolas) e in valle di Non con la bocciatura dei progetti «Maddalene» da parte di Bresimo e Rumo e «Alta val di Non» a Ruffré-Mendola.

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