Azienda sanitaria, la Provincia conferma Flor alla direzione

Noneso di Revò, 57 anni, da cinque anni direttore generale dell'Azienda sanitaria provinciale, Luciano Flor è stato riconfermato al suo posto per altri cinque anni. La delibera dell'assessore alla sanità Luca Zeni, già predisposta, sarà portata in giunta lunedì 26 ottobre, pochi giorni prima della scadenza del suo contratto quinquennale.

Due sono però le condizioni a cui la nomina viene sottoposta. La prima è la compatibilità con il nuovo Albo nazionale in cui verranno inseriti i titolati per il ruolo di «manager della sanità pubblica» in base alla nuova normativa prevista dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin. In sostanza, Flor viene riconfermato per un nuovo mandato quinquennale, ma al momento della predisposizione dell'albo nazionale sarà sottoposto alla verifica della sussistenza dei requisiti necessari per l'incarico. Di fatto dovrà mostrare di possedere i titoli scientifici, di studio e di carriera abilitanti necessari per entrare nell'albo.

La seconda condizione che sottostà alla nomina è l'impegno ad una profonda riorganizzazione e messa in circolo di energie nuove nell'Azienda sanitaria trentina. Ossia si tratta di un mandato pieno a snellire e razionalizzare la macchina sanitaria trentina, perché funzioni meglio. E possibilmente a costi minori.

La decisione chiude un'incertezza durata mesi sulla guida dell'Azienda sanitaria. Fortemente ostacolata dall'ex assessora Donata Borgonovo Re, intenzionata ad aprire un bando per la ricerca di un nuovo direttore generale, la delibera ora rinnova fiducia a Flor, e soprattutto promuove e conferma il modello di sanità per il Trentino predisposto dal direttore generale in questi ultimi anni.
Sarà quindi lo stesso Luciano Flor che gestirà la partita del nuovo ospedale che - a questo punto pare ormai certo - andrà a dislocarsi a Mattarello nell'area inizialmente prevista per la ex cittadella militare (che non è mai stata realizzata).

Il mandato dei cinque anni probabilmente è legato proprio alla realizzazione dell'iter di bando e costruzione del Not, secondo modalità totalmente diverse da quello in project financing predisposto inizialmente per l'area delle Ghiaie. Bando, inizio lavori e realizzazione che richiederanno tempi più lunghi, e quindi una continuità anche di guida dell'Azienda sanitaria.
Sulla riconferma o meno di Luciano Flor, scelto nella scorsa legislatura quando presidente era Lorenzo Dellai e assessore alla sanità Ugo Rossi, si era consumata anche la rottura fra l'ex assessora Borgonovo Re e il governatore Ugo Rossi.

La necessità, secondo il presidente della Provincia, di azzerare completamente la partita del Not, non solo nelle modalità di finanziamento ma anche nell'area prescelta (evidentemente a fini di tutela giuridica evitando qualsiasi ipotesi di ricorso da parte delle aziende concorrenti nella prima gara), era diventato oggetto di scontro politico. Con l'uscita di scena di Borgonovo Re e la riconferma di Flor, è probabile un'accelerazione nella destinazione del Not a Mattarello, e nell'avvio delle procedure necessarie (assai più rapide dopo l'approvazione della recente nuova legge urbanistica), e far partire così il nuovo bando.
Luciano Flor in precedenza era stato direttore dell'ospedale S. Chiara, dell'azienda ospedaliera universitaria di Verona e anche di quella di Padova.

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