Sanità / Il caso

La scomparsa di Sara Pedri, tracce sul lago. Gli ispettori ministeriali al Santa Chiara

Mentre resta alta la tensione nelle istituzioni, trapelano nuove informazioni sulle ricerche svolte con i cani molecolari nella zona del ponte di Mostizzolo e sul lago di Santa Giustina

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TRENTO. Le ricerche della giovane ginecologa scomparsa in val di Non, Sara Pedri, continuano ma non hanno ancora dato esito, anche se oggi si apprende che i cani molecolari avevano fiutato qualcosa non lontano dal ponte di Mostizzolo dove fu ritrovata l'auto della dottoressa.

Alla scomparsa della giovane, originaria di Forlì, sono seguite le denunce dei suoi familiari circa il clima pesante nel reparto di genecologia e ostetricia dell'ospedale Santa Chiara di Trento.

Si è aperta così una pagina particolarmente delicata per la sanità trentina, con un'inchiesta interna all'Apss e, oggi, l'arrivo anche degli ispettori inviati dal ministero per indagare sulla situazione nel reparto.

Sullo sfondo del caso anche il "giallo" sulle dimissioni del direttore generale dell'Azienda sanitaria, Pier Paolo Benetollo, sulle quali è atteso - ma per ora rinviato - un confronto definitivo con il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, che aveva annunciato il passo indietro del numero uno dell'Apss.

Intanto, dopo le ferie coincise con l'avvio della commissione d'inchiesta interna, ieri è tornato al lavoro il primario di ginecologia e ostetricia del Santa Chiara, Saverio Tateo.

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Nuovi clamorosi sviluppo per il caso di Sara Pedri, la ginecologa scomparsa lo scorso 4 marzo. Ripercorriamo l’intera vicenda dall’arrivo in Trentino della dottoressa al terremoto in Azienda sanitaria.

Secondo quanto riferito oggi dal Corriere della Sera, i cani specializzati nell'individuazione di resti umani avrebbero fiutato qualcosa oltre tre mesi fa, a fine marzo: tracce umane sopra un dirupo vicino al ponte e poi in un punto del lago di Santa Giustina dove gli animali da ricerca sono stati portati su un gommone dei pompieri.

Ma non ci sono indizi specifici, perché quell'area, nei pressi del ponte di Mostizzolo, è nota come luogo utilizzato da persone decise a un gesto estremo: dunque le tracce avvertite dai cani potrebbero riguardare altre persone.

L'ipotesi è che là sotto le acque ci sia un cadavere, ma potrebbe trattarsi appunto di una persona che si è suicidata negli anni scorsi.

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