Scozia, no all'indipendenza

La Scozia resta nel Regno Unito. Al referendum per l'indipendenza del 18 settembre hanno vinto i "no" col 55%, contro il 45% per i "sì". Il premier scozzese indipendentista Alex Salmond ha accettato la sconfitta in un discorso pubblico all'alba di venerdì. Il primo ministro britannico David Cameron si è congratulato con Alistair Darling, leader della campagna per il no al referendum per il suo impegno. Nelle principali città il Sì all'indipendenza vince a Glasgow, piu' grande città della Scozia, confermando le aspettative. Il 53,5% ha votato per il Si' e il 46,5% per il No. La capitale Edimburgo, dice No all'indipendenza con il 61% dei voti. così come Aberdeen, dove il no prende il 59% delle preferenze

l'Adige

I Freiheitlichen tifano per l'indipendenza scozzese

L'opposizione di lingua tedesca in Alto Adige tifa per il movimento indipendentista in Scozia. Per Eva Klotz (Suedtiroler Freiheit), il referendum dovrebbe essere da esempio per l'Alto Adige, ma "al governatore Kompatscher e alla Svp mancano la forza e il coraggio. Senza Roma risolviamo più facilmente i nostri problemi". Secondo i Freiheitlichen, "il consiglio provinciale non è pronto per l'autodeterminazione, ma la maggioranza dei cittadini è pronta per uno Stato libero del Sudtirolo"

l'Adige

Se i drammi scorrono sotto l'ombrellone

Sarà che la crisi è diventata globale, certo è che ogni giorno aumentano i casi di povertà davanti ai nostri occhi. Arrivano i barconi dalla Libia con il loro carico di miseria e di morte e questo è sicuramente l'esempio più eclatante che tuttavia  rischia un po' alla volta di assuefare l'opinione pubblica, ovviamente quella che ha una sensibilità verso i  problemi sociali non quella che vuole fermare i migranti in mezzo al mare per lasciar fare alle onde