Sorpresa a Marco, spariti i profughi

Che l'Italia non fosse la loro destinazione finale, lo si era capito subito. Che avessero così tanta fretta di levare le tende per cercare soluzioni ritenute migliori, nessuno se lo aspettava. Fatto sta che dei 40 profughi africani giunti in Trentino nei giorni scorsi al Centro di Marco che li ha ospitati, ne sono rimasti pochi. Anzi, a quanto pare, uno solo. D'altra parte, l'ex polveriera di Marco non è una prigione, bensì un centro di prima accoglienza, e trovare una via di uscita dalla struttura non è difficile

Marwan, il bambino siriano: la foto che commuove

Marwan ha 4 anni. È un bambino siriano. Negli ultimi giorni non è andato a scuola o a giocare come tanti suoi coetanei. Negli ultimi giorni ha attraversato il deserto, trasportando una busta di plastica. Il suo Paese è martoriato dalla guerra civile e lui è dovuto scappare. La foto è stata pubblicata su Twitter da Andrew Harper, rappresentante dell'UNHCR in Giordania: Marwan viene accolto dai volontari dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, presenti al confine tra Siria e Giordania, che l'hanno poi aiutato a ritrovare i suoi genitori. Lo scatto, che sta facendo il giro del web, commuove e vale più di mille parole

Rifiugiati, entro fine anno  ne resteranno una decina

Dei 223 rifugiati libici che per motivi politici erano stati accolti in Trentino nel 2011 oggi ne sono rimasti circa 80, ma entro la fine dell'anno scenderanno a una decina. In provincia di Trento hanno potuto seguire dei corsi di formazione e tirocini che hanno permesso loro di trovare lavoro in altri paese dell'Ue. A fare il bilancio dell'azione di emergenza umanitaria a cui il Trentino ha aderito tre anni fa su indicazione governativa è Pier Luigi La Spada, coordinatore del Cinformi