Rifiugiati, entro fine anno  ne resteranno una decina

Dei 223 rifugiati libici che per motivi politici erano stati accolti in Trentino nel 2011 oggi ne sono rimasti circa 80, ma entro la fine dell'anno scenderanno a una decina. In provincia di Trento hanno potuto seguire dei corsi di formazione e tirocini che hanno permesso loro di trovare lavoro in altri paese dell'Ue. A fare il bilancio dell'azione di emergenza umanitaria a cui il Trentino ha aderito tre anni fa su indicazione governativa è Pier Luigi La Spada, coordinatore del Cinformi

d73ac5f914_6774076.jpgTRENTO - Dei 223 rifugiati libici che per motivi politici erano stati accolti in Trentino nel 2011 oggi ne sono rimasti circa 80, ma entro la fine dell'anno scenderanno a una decina. In provincia di Trento hanno potuto seguire dei corsi di formazione e tirocini che hanno permesso loro di trovare lavoro in altri paese dell'Ue. A fare il bilancio dell'azione di emergenza umanitaria a cui il Trentino ha aderito tre anni fa su indicazione governativa è Pier Luigi La Spada, coordinatore del Cinformi.

 

L'occasione per parlarne è stato l'incontro per promuovere l'iniziativa "Futuro presente dei rifugiati in Trentino - tre giorni x 1 vita", organizzata dal Centro Astalli di Trento insieme all'assessorato alla solidarietà internazionale in occasione del 20 giugno, giornata scelta dalle Nazioni Unite per ricordare i rifugiati che vivono in condizione precarie in tutto il mondo. In questo giorno sono stati organizzati tre eventi "che hanno lo scopo di informare e sensibilizzare l'opinione pubblica principalmente sul fatto - ha precisato Antonio Rapanà, presidente di Astalli di Trento - che in Italia non esiste una legge organica sui richiedenti asilo politico, ma solo decreti di emergenza".

 

Tra gli eventi è prevista il 20 giugno la proiezione del documentario "Lampedusa approdo sicuro" alla sala Rosa del Palazzo della Regione, lo stesso giorno ad Arco nel centro storico si terrà un torneo di calcio interetnico, mentre il 21 giugno a Rovereto l'incontro con tre registi di cinque documentari sul tema con i rifugiati. Infine, il 22 giugno, da Rovereto a Nomi ci sarà la biciclettata "Rifugiati su due ruote". 

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