Jobs Act, il governo pensa al voto di fiducia

L'ipotesi che il governo ponga la fiducia sul testo della legge delega sulla riforma del Lavoro che martedì andrà in discussione in Aula al Senato sembra sempre più scontata. I margini temporali per avere un testo approvato per mercoledì - come vogliono il premier Renzi e il ministro del lavoro Poletti - in tempo per il del vertice europeo sul lavoro che si terrà a Milano, non sembrano concedere molto spazio ad alternative. «È la nostra emergenza», dice del lavoro il presidente del consiglio. Ma non è ancora detta l'ultima parola. Le diplomazie del Pd, lavorano perché il testo possa approdare al voto nei tempi voluti dal governo ma senza fiducia con una maratona parlamentare che durerebbe tutta la notte di martedì

Dellai: giusto riformare il mercato del lavoro

Lorenzo Dellai condivide la necessità di riformare il mercato del lavoro, approvando implicitamente la linea del premier Matteo Renzi: «Le regole sul lavoro vanno ammodernate. - ha detto intervenendo in una trasmissione televisiva - La legge delega, con la sua natura di indirizzo generale, va nella direzione giusta. Ma manca ancora molto prima di poter dare un giudizio finale. Bisogna sapere quali altri strumenti si accompagneranno alla nuova disciplina del contratto»

l'Adige

Lavoro: ecco la bozza del «Jobs act» di Renzi

In cima agli impegni di Matteo Renzi c'è il Jobs Act, la cui bozza è stata anticipata ieri sera dallo stesso segretario sulla sua e-news. Con una premessa: «Non sono i provvedimenti di legge che creano lavoro, ma gli imprenditori. La voglia di buttarsi, di investire, di innovare. L'Italia può farcela, ma deve uscire da questa situazione di bella addormentata nel bosco. Deve rompere l'incantesimo. Per farlo c'è bisogno di una visione per i prossimi anni e di piccoli interventi per i prossimi mesi»