l'Adige

I marò scrivono ai politici: «Ora tutti uniti e aiutateci»

«Unite le forze e risolvete questa tragedia». L'appello lanciato ai politici dai marò arriva in Italia mentre continua la bufera e l'ex premier Silvio Berlusconi chiede le dimissioni da senatore a vita di Mario Monti, per la «pessima figura» fatta sulla vicenda dei due fucilieri. Il timore è che il «caso» continui ad essere terreno di scontro puramente politico, rischiando di far finire in secondo piano il sempre più delicato lavoro diplomatico a tutela dei due marò, tornati in India due giorni fa per decisione di Palazzo Chigi

"Assurdo consegnare  i marò all'India"

Attilio Piacentini, generale di Squadra Aerea: «Ancora una volta, non posso sottacere le perplessità sia per la totale assenza di sostegno dello Onu/ Ue/ Nato, in nome dei quali operiamo (sempreché il Governo abbia tentato di coinvolgerle in maniera decisa), sia per il ripetersi di scritti di nostri concittadini contro i due Marò che evidenziano, tra l'altro, una totale assenza di spirito ed orgoglio nazionale» I tuoi commenti 

Marò, India furiosa per lo sgarbo italiano

Si aggrava sempre di più la crisi diplomatica tra Italia e India dopo l'ordine di non lasciare il Paese rivolto dalla Corte suprema indiana all'ambasciatore italiano Daniele Mancini. Ieri Mancini è stato convocato per la seconda volta in tre giorni al ministero degli Esteri indiano dopo la decisione di Roma, in barba a un impegno formale preso con la Corte suprema indiana, di non far rientrare a New Delhi Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due soldati italiani accusati dell'omicidio di due pescatori