Beppe Grillo  contro Boldrini e Grasso

«Né la Boldrini, né Grasso hanno partecipato alle Buffonarie del pdmenoelle, ma sono stati nominati e inseriti nelle liste direttamente dai rispettivi capi Vendola e Bersani. Né la Boldrini né Grasso sono stati democraticamente scelti per il loro attuale ruolo istituzionale attraverso votazione del gruppo parlamentare di appartenenza, come avvenuto per i candidati presidenti del M5S, ma ri-nominati da Bersani. Nella democrazia bersaniana non servono votazioni, basta nominare le "persone giuste" e farle ratificare dall'assemblea per acclamazione. Porcellum style» I tuoi commenti

l'Adige

5 Stelle: «perdonati» i senatori pro Grasso

Il M5S si ricompatta. In vista della consultazioni al Quirinale con il capo dello Stato, i parlamentari di 5 stelle chiudono il caso dei senatori dissidenti che hanno votato per Pietro Grasso alla presidenza di Palazzo Madama. E scelgono la linea dura sulla fiducia al governo: no a un esecutivo Bersani; no a un esecutivo composto da un personaggio di «alta caratura»; no a un esecutivo istituzionale guidato, ad esempio, proprio da Grasso. Insomma, «l'unico governo che voteremmo è un esecutivo a cinque stelle»

l'Adige

Boldrini e Grasso: subito il taglio delle indennità

I presidenti di Camera e Senato si tagliano lo stipendio del 30%. La decisione è stata annunciata alla prima riunione delle Conferenze dei presidenti dei gruppi eletti solo da qualche ora e che da subito indica la priorità assoluta di ridurre i costi della politica al 50% delle attuali spese. L'elezione dei capigruppo rappresenta anche un passaggio necessario per avviare le consultazioni