Bomba a Casa Pound

Un'esplosione nel cuore della notte ha devastato l'ingresso della sede di Casa Pound a Trento sud e svegliato di soprassalto gran parte degli ormai esasperati abitanti della zona. Erano le 2.55 di martedì notte quando un ordigno rudimentale ha fatto saltare in aria la saracinesca e danneggiato i muri dell'edificio che ospita la sede dell'organizzazione di estrema destra

«Fascisti e antifascisti traditi dalla nostalgia»

Fascisti e antifascisti, cortei e manifestazioni, minacce di scontri e polizia schierata, nostalgia e memoria. Nell'ultima settimana l'apertura di CasaPound ha riportato in primo piano termini e situazioni vissute da Trento e dall'Italia parecchi decenni fa. A mettere un po' d'ordine e ad analizzare la situazione ci ha provato un sociologo, ovvero Pier Giorgio Rauzi I tuoi commentiL'editoriale del direttore 

«Non fanno parte della nostra storia»

Andreatta vede nell'apertura della sede di Casa Pound una provocazione bella e buona. «Non può che essere così. Altrimenti non si viene in una città che ha tradizioni che non hanno nulla a che spartire con espressioni di certo tipo». Da responsabile della sicurezza pubblica non nasconde il timore che nei prossimi mesi possano accendersi in città focolai di tensione in grado di generare scontri anche fisici. «Gli anarchici sono imprevedibili e non so cosa potrà succedere. Mi auguro che non ci siano scontri, o necessità di forme violente per affermare le proprie idee»I tuoi commenti

Tutti contro CasaPound

Tanta tensione ma nessun incidente. In una giornata ad alta tensione per l'aperturta della sede di Casa Pound, Trento è stata blindata da centinaia di poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa che avevano il compito di evitare che i cortei di anarchici e disobbedienti riuscissero ad arrivare in via Marighetto dove i «fascisti del terzo millennio» hanno inaugurato «Il baluardo», il loro «covo». Dal centro verso Trento sud hanno marciato meno di mezzo migliaio di manifestanti, ma le forze dell'ordine hanno impedito qualsiasi contatto tra le parti. E il questore Iacobone rassicura i residenti di via Marighetto: «Continueremo a vigilare» Il fondo del direttore L'intervista: «Ci ispiriamo a Mussolini»Il corteo degli antagonisti (Video Fin)La protesta degli antifascisti (Video Fin)I tuoi commenti