Ikea dice no al Trentino, smentita l'apertura

Mentre in Trentino il dibattito politico andava avanti tra favorevoli e contrari, a togliere le castagne dal fuoco è stata la stessa Ikea. Con una nota il colosso svedese ha chiarito di non avere intenzione di effettuare prossime aperture in Italia, e quindi nemmeno in Trentino Alto Adige. Il sogno (per alcuni) o l'incubo (per altri) di avere un Bestä, un Billy, un Bild o un Klippan a portata di mano svanisce Sull'Ikea scontro tra (ex) grilliniVota il nostro sondaggioCommenta: Ikea sì o no?

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Bottamedi e Ikea: «Usciamo dalla bolla nella quale siamo chiusi»

Manuela Bottamedi replica e torna alla carica sulla questione Ikea a Trento: «Ai commercianti che si sono dichiarati contrari ad un eventuale insediamento di Ikea a Trento, e al collega Bezzi che si è schierato a fianco degli esercenti, ricordo che compito della politica non è proteggere interessi particolari o assecondare questa o quella lobby. Compito della politica è tutelare l'interesse generale: in questo caso l'interesse a muovere e dinamizzare l'economia trentina, trattenendo i consumatori nella propria terra, creando nuovi posti di lavoro, rendendo il Trentino una Provincia moderna capace di misurarsi con le regole del mercato»

«Alcuni hanno trasformato in M5S in una setta di fanatici»

Scrive Manuela Bottamedi sul proprio profilo Facebook: «Nel mio comunicato di addio, avevo auspicato che non si arrivasse ad una guerra. Ma purtroppo il mio invito e il mio auspicio è rimasto inascoltato. Ho creduto moltissimo nel Movimento, ma alcune persone lo hanno completamente rovinato e distrutto, trasformandolo in una setta di fanatici. Queste persone non avrei mai voluto citarle, ma visto che in questa settimana hanno detto di me qualsiasi cosa gli passasse per la parte del corpo che sta sotto la cintura, è ora che rispondano di quello che hanno fatto e di quello che hanno detto in questi mesi, costringendomi infine a lasciare il gruppo. Riccardo Fraccaro, Cristiano Zanella, Paolo Vergnano e Andrea Fogato: queste le vere "menti" dello sfascio trentino a 5 stelle» 

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M5S: la consigliera Bottamedi se ne va

Manuela Bottamedi lascia il Movimento Cinque Stelle. Lascia i colleghi grillini perché «la frattura è ormai insanabile». Dopo che il Meet Up le ha tolto il ruolo di capogruppo in consiglio provinciale e dopo le critiche dell'ala ortodossa ha deciso di fare un passo indietro: via dal Movimento. Le dimissioni le presenterà oggi. L'ormai ex pentastellata ha deciso di brillare da sola. Ma la consigliera provinciale non lascia il Consiglio: «Non entrerò in un gruppo misto. Questo no, perché significherebbe consegnarmi alla morte politica, all'oblìo»I vostri commenti

Caos tra i grillini Bottamedi «punita»

Dal primo settembre Manuela Bottamedi non sarà più il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio provinciale. Lo hanno deciso gli attivisti del Meetup. Durissima la reazione della diretta interessata: «Sono stata minacciata e insultata. Ormai il mio tempo e le energie sono dedicate in gran parte a difendermi dal gruppo di facinorosi che ha preso in mano il Meetup Trentino» I tuoi commenti

Grillo bacchetta la consigliera

«Il MoVimento 5 Stelle non fa alleanze elettorali con partiti o liste, quindi per natura non può entrare in una lista con partitini in via di estinzione o camuffati da liste civiche». È quanto si legge sul blog del leader: www.beppegrillo.it. Si tratta di un post che è stato scritto il giorno dopo le esternazioni della consigliera provinciale del Movimento Manuela Bottamedi, che in controtendenza aveva parlato di possibile apertura ad «un'alleanza civica di alternativa» I tuoi commenti