Schützen pronti per la Protezione civile

Gli Schützen nella Protezione civile? Una risorsa ma l'idea, lanciata la scorsa settimana dalle colonne di questo giornale da  Carlo Ganarin , viene rivendicata dal capitano delle compagnie trentine del Tirolo Meridionale  Paolo Dalprà . «Non per fare polemica, ma è giusto precisare che questa proposta appartiene al sottoscritto e al mio vice  Giuseppe Corona  e l'abbiamo lanciata ancora in marzo. Mi fa piacere, ovviamente, che anche  Carlo Ganarin  condivida questa posizione degli Schützen in aiuto alla Protezione civile. Però il Patt non c'entra, la politica in genere non c'entra»I tuoi commenti

«I veri sprechi? Le divise degli Schützen»

«Un conto è fare intrattenimento. Altra cosa è fare cultura. E sulla cultura ad Arco abbiamo già tagliato il 18% del bilancio, per non farlo sulle attività sociali. I veri sprechi vanno cercati altrove: magari nelle centinaia di migliaia di euro spesi per le divise degli Schützen da un assessore autonomista come quell'onorevole che ci critica per gli euro investiti sul concerto di Penderecki al castello». Parola dell'assessore alla cultura arcense Max Floriani

La polemica: «Gli Schützen  continuano a crescere»

Ezio Cescotti rispondi attraverso l'Adige a chi vuole ridimensioniare gli Schützen. «Non potete spegnere lo spirito che anima un popolo, di riappropriarsi della sua storia, delle sue tradizioni, togliendosi di dosso tutte quelle falsità con le quali si è tentato di darle un'altra coscienza, un'altra storia non sua. L'odio, il rancore, la zizzania portano a delle pericolose contrapposizioni, che danneggerebbero la nostra terra, già da molto tempo sotto tiro da parte delle altre regioni. Pensiamo a questo e anche a quanto è bello vivere in pace, pur nella pluralità delle idee»

l'Adige

Schützen è Kyenge d'accordo «Sì alla cittadinanza»

Gli Schützen sposano le richieste e le posizioni del neoministro all'Integrazione Cècile Kyenge. Detta così potrebbe  apparire una frase quantomeno strana: gli esponenti di un movimento «antico» e conservatore che appoggiano richieste così progressiste? Ebbene sì: a confermarlo e ad alzare la voce in tal senso è Paolo Primon, che parla a nome della Compagnia Schützen di Trento, ma «probabilmente anche a nome di tantissimi altri cappelli piumati»

L'inno di Mameli fa scappare gli Schützen

Sono bastate le prime note dell'inno di Mameli, intonate dalla banda cittadina, per far scappare gli Schützen dall'inaugurazione di Valsugana Expo, a Levico Terme, nel giorno, peraltro, delle celebrazioni del 25 aprile, e far scoppiare una nuova, accesa polemica. Dura la reazione del sindaco Passamani («Brutto episodio»), durissima quella del direttore della banda, Calvino («Schützen, vergognatevi!»), critico anche il senatore PanizzaI tuoi commenti