Panchià, per gli Schützen  adesso c'è un monumento

Nuovo monumento dedicato agli «Scizeri» che dal 1796 al 1813 difesero con sacrificio le popolazioni trentine ed i loro territori, progettato dallo scultore locale Mariano Vassellai e realizzato dalla ditta di Luciano Boninsegna di Predazzo

schuetzenimg_7556_8547546PANCHIÀ - Una manifestazione partecipata e spettacolare domenica mattina a Panchià, per ricordare il Bicentenario dell'ultima battaglia qui combattuta, durante il periodo dell'occupazione napoleonica, nel settembre del 1813, tra le truppe dell'esercito francese e le compagnie degli Schützen di Fiemme e Fassa, della Val Badia, di Cortina e di Livinallongo nella località di «Levenzan», ad ovest del paese. Un apposito comitato organizzatore, coordinato dal giovane, appassionato di storia locale, Luca De Marco , in collaborazione con il dottor Vanni Defrancesco , storico di Cavalese, e con il Circolo culturale, guidato dal presidente Marco Defrancesco , con il pieno sostegno dell'Amministrazione comunale, ha promosso questo evento, richiamando nel paese della valle di Fiemme un gran numero di autorità (di Fiemme, Fassa e Cembra) e di compagnie di Schützen, che hanno onorato in modo solenne questa ricorrenza.
È stata in sostanza, come ha ricordato lo stesso De Marco prima della celebrazione della messa nella piazza centrale, la giornata che ha concluso le iniziative promosse a Predazzo (dove la rivolta contro i franco-bavaresi ebbe inizio nel 1809), con la mostra di documentazione storica «La Val di Fiemme e il Tirolo durante il periodo napoleonico» (allestita a Predazzo e chiusa nella giornata di ieri) e con l'incontro, molto partecipato di venerdì sera sempre a Predazzo, tenuto dallo storico Nequirito. Tra gli intervenuti, le Schützen Kompanie di Buchenstein di Livinallongo (che ha sparato alcune salve augurali), quelle del Sudtirol e del Welschtirol e di Cortina d'Ampezzo, oltre naturalmente alla Schützen Kompanie di Fiemme guidata dal comandante Ernesto Molinari .
Presente anche l'associazione «Noi e la storia» di Bedollo, con due cannoni d'epoca che hanno sparato alcune bordate nel corso della cerimonia. Ad accompagnarla inoltre, la banda di Faver (paese dato alle fiamme dalle truppe francesi nel 1797) e la Musikkappelle «Kalisberg» di Civezzano. La manifestazione si è aperta con la messa concelebrata da Padre Romeo , padre guardiano del convento dei Francescani di Cavalese, con il parroco don Tullio Maraner e don Marco Deflorian , accompagnata dal coro parrocchiale diretto dal maestro Paolo Defrancesco . Subito dopo il rito religioso, sono seguiti la preghiera degli Schützen ed i saluti delle autorità, a partire da Vanni Defrancesco che ha proposto una articolata commemorazione storica del Bicentenario e del periodo napoleonico.
Poi il sindaco Bruno Defrancesco ha reso omaggio «a quanti hanno sacrificato la loro vita per garantire libertà a democrazia», invitando tutti «a ritrovare le ragioni profonde di una memoria condivisa», con un richiamo alle parole di Papa Giovanni Paolo II che diceva «la pace non può regnare tra gli uomini se prima non regna nel cuore di ciascuno di noi». Ha partecipato alla rievocazione anche il senatore Franco Panizza , il presidente della Comunità Territoriale Raffaele Zancanella , lo Scario della Magnifica Comunità di Fiemme Giuseppe Zorzi e l'assessore provinciale Mauro Gilmozzi , mentre Lorenzo Baratter del Museo degli Usi e Costumi delle Genti Trentine di San Michele all'Adige ha inquadrato la manifestazione come «un tassello che si aggiunge alla ricostruzione della nostra storia».
La mattinata è proseguita con la scopertura di una targa/ricordo presso il «Casino di Bersaglio/Stont» (dove un tempo c'era la sede del tiro al bersaglio), dopodiché il corteo ha raggiunto i giardini del municipio per l'inaugurazione ufficiale e la benedizione del nuovo monumento dedicato agli «Scizeri» che dal 1796 al 1813 difesero con sacrificio le popolazioni trentine ed i loro territori, progettato dallo scultore locale Mariano Vassellai e realizzato dalla ditta di Luciano Boninsegna di Predazzo. Nel pomeriggio infine, rappresentazione teatrale con la compagnia di Alessandro Arici per le vie del paese.

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