Sempre Pdl caos

"Non perdono gli insulti, ma voglio un partito unito. La mia volontà è di estrema apertura e spero venga capita". Così il sottosegretario Michaela Biancofiore ha presentato a Trento il nuovo coordinamento del Pdl in Trentino Alto Adige, dopo il sostanziale disconoscimento del suo ruolo di coordinatore regionale da parte dei vertici trentini del partito (video di Daniele Battistel) 

Pdl regionale, «guerra» a Michaela Biancofiore

Il coordinamento regionale del Pdl prende le distanze dal Commissario straordinario. «Il continuare a proclamarsi "commissario unico regionale" in spregio delle decisioni della Direzione Nazionale - dice un documento approvato - oltre a ingenerare confusione negli elettori, espone il Popolo della Libertà del Trentino a commenti poco edificanti da parte della stampa e degli elettori in genere determinando un grave danno d'immagine per tutto il centro destra locale» I tuoi commenti 

l'Adige

«Vogliono eliminarmi dalla scena politica»

Silvio Berlusconi attacca a fondo i magistrati ma blinda il governo Letta. Aveva premesso che non ci sarebbero stati attacchi all'Esecutivo e così è stato, anzi Silvio Berlusconi approfitta di diversi passaggi del suo intervento alla manifestazione di Brescia per ribadire piena «lealtà e sostegno» alla nuova Compagine. Il tono rassicurante sulla tenuta del governo si alterna, però, ad una lunga invettiva, attesa anche questa, contro quella parte della magistratura che  vuole «eliminarlo dalla scena politica»

Pdl, si punta su Bezzi

Giacomo Bezzi è stato indicato quale candidato del Pdl alle elezioni amministrative in Trentino dalla sottosegretaria alla funzione pubblica Michaela Biancofiore, intervenuta questo pomeriggio a Trento all'assemblea regionale degli iscritti del Pdl. Anche ieri assenti i dirigenti trentini del partito Giorgio Leonardi e Cristano de Eccher Pdl trentino, dite la vostra

l'Adige

Beppe Grillo furioso: «notte della Repubblica»

Beppe Grillo tuona ancora contro la nascita del governo «inciucista» (quello che i 5 stelle definiscono il nuovo partito «modello unico») e tutto quanto ne deriva che testimonia l'arrivo della «notte della Repubblica». E si toglie un nuovo sassolino dalla scarpa nei confronti del nuovo presidente del Consiglio, novello Barabba, che due giorni fa aveva ironizzato contro di lui che aveva cantato il de profundis della festa della Liberazione. Il «25 aprile è morto» aveva detto Grillo. «Anche Cristo è morto ma dopo tre giorni è risorto» gli aveva fatto notare Enrico Letta. «Con il governo Letta è resuscitato Barabba» ironizza ora il leader del M5S che però, ieri, ha poca voglia di scherzare