Valsugana / Enti locali

La Provincia «bacchetta» il Comune di Tenna: ritardi nell’approvazione del bilancio, ma il sindaco rassicura

Il primo cittadino Marco Nicolò Perinelli spiega come non ci sia nessuna emergenza e i termini verranno rispettati: «Purtroppo è sempre più complicato chiudere un bilancio, per chi è piccolo come noi»

CASO Commissariato Luserna, il sindaco accusa
DIBATTITO Il sindaco di Folgaria e la crisi dei Comuni

di Luigi Oss Papot

TENNA. La giunta provinciale, nella sua ultima seduta, ha stabilito di dare 20 giorni di tempo (a partire dalla notifica del provvedimento) al Comune di Tenna per approvare, in consiglio comunale, il bilancio di previsione 2024-2026.

Lo schema di bilancio di previsione è già stato approvato dalla giunta comunale, ma per essere effettiva deve passare, per l'appunto, dal consiglio. Il provvedimento provinciale si è reso necessario in quanto con il protocollo d'intesa in materia di finanza locale per l'anno 2024, sottoscritto l'anno scorso tra la Provincia e il Consiglio delle autonomie locali, è stato uniformato il termine di approvazione del bilancio 2024-2026 di comuni e comunità con quello stabilito dalla normativa nazionale, ossia il 15 marzo 2024.

«Siamo comunque nei termini - specifica il sindaco Marco Nicolò Perinelli - in quanto il bilancio andrà in consiglio il prossimo 16 aprile». Nessuna emergenza dunque, anche se il primo cittadino spiega come sia sempre più complicato chiudere un bilancio per un Comune abbastanza piccolo:

«Sono aumentate le spese e diminuiti i trasferimenti dalla Provincia. Tutti i piccoli comuni sono in difficoltà: le gestioni associate funzionano a singhiozzo, costano molto e non riescono a garantire tutti i servizi con la rapidità necessaria. Senza entrate sul territorio, che a Tenna sono molto poche, non si riescono a far quadrare i conti. Il budget a disposizione copre appena le spese per il personale, senza contare quello di strutture come la scuola per l'infanzia che, pur rimborsato in parte dalla Provincia, risulta comunque essere una spesa perché ci impone acquisti e lavoro della ragioneria e della segreteria che vengono sottratte altrove. Se si vogliono mantenere in vita i comuni, occorre dare loro ossigeno, rendere attrattivo l'impiego pubblico, garantire la permanenza delle professionalità attraverso una adeguata retribuzione».

Perinelli ha anche avuto modo di discutere della questione con l'assessora Giulia Zanotelli, la quale «si è dimostrata disponibile», conclude il sindaco, e «auspico che si possano trovare soluzioni per permettere ai comuni virtuosi di continuare ad essere operativi per la propria comunità, non solo per la sussistenza ma anche per investimenti che possano garantire loro la sopravvivenza e soprattutto i servizi per i cittadini».

comments powered by Disqus