SCURELLE. La chiesa parrocchiale di Scurelle, ieri, era gremita e tanti sono rimasti fuori, sul sagrato. Una folla commossa ha portato l'ultimo saluto a Zeljka Dereh, la mamma 32enne morta dopo un drammatico incidente stradale avvenuto mercoledì sera a Caldonazzo.

In una giornata illuminata dal sole la comunità di Scurelle, rappresentata anche dalla sindaca Lorenza Ropelato, ha voluto mostrare vicinanza alla famiglia della giovane, strappata ai suoi cari mentre stava tornando a casa, al termine della giornata di lavoro alla Speckstube di Centa, dove faceva la cuoca: fatali l'uscita di strada e lo schianto sul greto del torrente.

Impossibile non commuoversi guardando il piccolo Nikolas, di soli 6 anni, stretto al suo papà, Vladimir.

E proprio a loro è andato più volte il pensiero nel corso della cerimonia funebre, unito alla preghiera.

Caldo anche l'abbraccio della grande famiglia bosniaca della Valsugana ai fratelli della giovane, Novka e Zeljko e a quanti le hanno voluto bene.

In chiesa erano presenti anche i compagni di classe del piccolo, che frequenta l'ultimo anno della scuola materna e gli amici dei Primi Calci dell'Associazione Valsugana, con i dirigenti e altri giovani calciatori.

È stato don Claudio Leoni, che ha presieduto la cerimonia, a cercare di portare parole di speranza in questo momento di grandissimo dolore. Lo ha fatto prendendo spunto dalle letture, in cui si parlava della speranza che può maturare anche nella difficoltà, ricordando gli apostoli in prigione: «Nella fatica della vita ci aiutano a trovare speranza», le parole del sacerdote.

Al termine della cerimonia un lungo corteo silenzioso ha raggiunto il cimitero, per un ultimo abbraccio a Zeljka, che riposerà a Scurelle.